Si parla spesso di lavoro e dei mestieri che in Italia nessuno, o quasi, vuole fare. Di fronte ad un mercato del lavoro che sembra muoversi lento, secondo l’Osservatorio dell’agenzia per il Lavoro e-work, nel nostro paese, mancherebbero artigiani, elettricisti, idraulici, cablatori, manutentori e periti elettronici ed elettrotecnici. E allora perché vengono snobbati?
Lavori da 40mila euro l’anno che nessuno vuole fare
Abbiamo più volte affrontato l’argomento delle ingiustizie relative al mondo del lavoro (Lavoro nero: 3,3 milioni di italiani sfruttati e danneggiati da false imprese, i numeri della vergogna) ma non è raro vedere come alcuni mestieri sembrano del tutto snobbati dai giovani di oggi.
C’era una volta…
Tra i lavori snobbati però ci sarebbero anche i falegnami, gli installatori di infissi, i panettieri, i pasticceri, i sarti, i parrucchieri e i cuochi. Nonostante ad oggi le figure più promettenti per il futuro siano collegate alla tecnologia, il web, ingegneri e marketing, i mestieri relativi all’artigianato sembrano destinati a sopravvivere, anzi saranno tra le più cercate del prossimo decennio se abbinate alla tecnologia e la manualità.
Ma queste figure non sembrano le sole ad essere letteralmente bistrattate, in un recente articolo si parlava della difficoltà delle aziende vinicole a trovare personale a tempo per la vendemmia, una figura che solo pochi anni fa era molto richiesta in questo periodo, soprattutto da studenti o giovani che avevano la possibilità di lavorare un paio di settimane per racimolare qualche soldo.
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