I lavori di eliminazione delle difformità urbanistiche sono ammessi ai bonus casa?

I lavori che danno diritto ai bonus casa devono essere eseguiti in regola con i titoli abilitativi per l’avvio degli interventi stessi
3 anni fa
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I lavori di eliminazione delle difformità urbanistiche sono ammessi ai bonus casa?

I lavori edilizi eseguiti ai fini dell’eliminazione delle difformità urbanistiche possono essere, comunque, ammessi, nel rispetto di tutti gli altri requisiti, ai bonus casa, quali ad esempio bonus 110% e bonus ristrutturazione?

Diamo risposta al dubbio in questo articolo.

Bonus casa lavori edili: il titolo abilitativo per l’avvio

Al fine di godere dei bonus casa per lavori edilizi è necessario essere in regola con i titoli abilitativi ai lavori e rispettare il regolamento urbanistico del comune di ubicazione dell’immobile oggetto dei lavori.

Con riferimento al bonus 110%, ad esempio, per l’avvio dei lavori è necessario presentare la CILA (Comunicazione inizio lavori) che rappresenta, dunque, il titolo abilitativo all’esecuzione degli interventi.

Nella CILA, il tecnico incaricato (ingegnere, architetto, geometra, ecc.) è tenuto a rappresentare fedelmente lo stato dei luoghi. Laddove, siano evidenziate delle difformità rispetto all’ultimo titolo edilizio, il comune, nell’ambito del proprio potere di vigilanza contro gli abusi potrà porre in essere tutti i provvedimenti necessari quali:

  • la sospensione dei lavori
  • gli ordini di restituzione in pristino o l’irrogazione di sanzioni pecuniarie.

Lavori edili per eliminare le difformità urbanistiche: i riflessi sui bonus fiscali

Detto ciò, secondo quanto si evince nella guida “Incentivi fiscali sismabonus ed ecobonus nei comuni colpiti da eventi sismici” elaborata dal dipartimento “Casa Italia” della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Agenzia delle Entrate, la fruizione dei benefici fiscali, bonus casa, è, comunque, esclusa in relazione all’esecuzione delle opere finalizzate alla rimozione della difformità edilizia.

La guida a tal proposito continua con il chiarire che qualora la conformità urbanistico-edilizia dell’immobile oggetto dell’intervento non sia conseguita in una fase antecedente all’avvio dei lavori ammessi alla fruizione delle agevolazioni fiscali, il contribuente è tenuto ad adoperarsi affinché la difformità sia quanto prima sanata, al fine di non essere colpito da provvedimenti di competenza del comune.

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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