I lavori dove non ci sono candidati: le figure ‘introvabili’ per le aziende

Sempre più evidente il gap tra domanda ed offerta di lavoro, sopratutto per le nuove professioni.
di
6 anni fa
1 minuto di lettura

Si parla spesso di mancanza di lavoro ma anche di aziende che cercano personale e non lo trovano, come abbiamo avuto modo di vedere in alcuni recenti articoli: 

Il lavoro che non c’è: i 10 profili più difficili da trovare sul mercato e aumentano i disoccupati

Il gap tra domanda ed offerta di lavoro

In un recente articolo de Il Corriere si fa l’esempio delle aziende tessili di alcune regioni italiane a caccia di addetti specializzati ma mancano profili. Nonostante la richiesta di alcuni specifici profili è sempre più evidente il gap tra i percorsi formativi richiesti dal mondo del lavoro e quelli poi effettuati.

Per i giovani il discorso si fa ancora più difficile. Non sono rari gli under 30 che quando trovano lavoro sono troppo istruiti per quella determinata occupazione. L’esempio pratico è quello dei giovani laureati che lavorano nei call center, dall’altra parte ci sono sempre quelle aziende che, invece, non sono in grado di trovare personale qualificato. E’ il caso di analisti e progettisti software, elettrotecnici e tecnici programmatori, tutte figure per cui non è semplice trovare il candidato con le giuste competenze.

La questione era già stata affrontata dal Rapporto Excelsior 2018 di Unioncamere e Anpal, quando si era parlato di «mismatch», il gap tra domanda ed offerta di lavoro. I dati parlavano chiaro: per il 26% delle ricerche era stato difficile trovare candidati adatti, soprattutto nel caso delle nuove figure.

Le figure maggiormente ricercate

Ma quali sono le figure più ricercate? Sicuramente si spazia da commercio e servizi, turismo, ristorazione, logistica e sanità, insegnanti di lingue, commessi e camerieri, cuochi e addetti alle attività di amministrazione e back-office ma anche medici e infermieri senza contare che nel prossimo futuro crescerà il fabbisogno di tecnici, operai e professionisti altamente specializzati soprattutto nell’industria metalmeccanica.

Interessanti anche i dati riferiti alle competenze richieste.

Ai giovani si chiede soprattutto flessibilità e adattamento, il saper lavorare in gruppo ma anche in autonomia, la capacità di problem solving, la conoscenza delle lingue e competenze tecnologiche.

Leggi anche: Assunzioni, mercato del lavoro e disoccupazione: perché le aziende guardano poco al futuro

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