I panini di Burger King offrono cedole al 4,6%

Le obbligazioni Burger King (USC6900PAB51) sono negoziabili per tagli minimi di 2.000 dollari. Rating B+, ma l’acquisizione di Tim Horton farà bene ai conti
10 anni fa
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Burger King sbarca sul mercato obbligazionario americano.  Il concorrente di McDonald’s, terzo gruppo americano di fast food con una forte presenza anche in Italia, ha lanciato la settimana scorso un bond in dollari destinato a investitori retail riscuotendo un inaspettato successo. Le obbligazioni high yield sono state sottoscritte alla pari per un ammontare complessivo di 1,25 miliardi di dollari con lo scopo di rifinanziare debiti esistenti. Per Burger King si tratta della seconda grande emissione obbligazionaria a distanza di otto mesi quando era stato lanciato un bond da 2,25 miliardi di dollari insieme ad altri 7,25 miliardi di prestiti bancari per l’acquisizione della catena di ristoranti Tim Hortons che a regime dovrebbe generare un volume di affari pari a 23 miliardi annui.

  Obbligazioni Burger King Worldwide Corp. 4,625% 2022   L’obbligazione senior Burger King (Codice Isin: USC6900PAB51) è stata collocata da un pool di banche americane (Bookrunner: JP Morgan, RBC Capital Markets, Wells Fargo) sui mercati USA, ma può essere negoziata anche sulla borsa del Lussemburgo per tagli minimi di 2.000 USD con multipli aggiuntivi di 1.000. La cedola del 4,625% viene pagata su base semestrale, il 15 gennaio e il 15 luglio. Il bond ha una durata di sette anni, ma potrà essere richiamato dall’emittente a partire dal 1 ottobre 2017 al prezzo di 102,13. Il rating di Burger King assegnato dagli analisti di Standard & Poor’s è B+, mentre quello di Moody’s è B3, entrambi con out look stabile, quindi in area “non investment grade”.   Burger King, il giudizio degli analisti   La valutazione degli esperti riflette sostanzialmente l’alto livello di indebitamento a seguito dell’acquisizione della catena di ristoranti canadesi Tim Horton che porta il leverage a 7 x con possibilità, però, di miglioramento in area 5 x.  L’outlook potrebbe infatti migliorare sensibilmente grazie all’aumento del fatturato del gruppo dopo l’acquisizione dei ristoranti Tim Hortons.
In ogni caso gli analisti prevedono che il debito di Burger King possa ridursi di circa 2 miliardi non prima che siano passati 2 anni. La debolezza del rating riflette in particolare il tendenziale calo del fatturato di Burger King che negli ultimi 5 anni è sceso di oltre il 50%. Colpa della crisi che ha colpito i fast food, ma anche la terribile concorrenza di Mc Donald’s. Nel primo trimestre del 2015, tuttavia, grazie all’acquisizione di Tim Horton, Burger King ha riportato un rialzo dei ricavi del 6,9%, il primo dopo dieci anni di declino che sembra indicare un’inversione di tendenza. [fumettoforumright]

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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