“Chi controlla le tue parole decide la lingua dei tuoi sogni e persino la tua postura, come cammini. Desideri quello che un altro vuole che tu desideri. E, soprattutto, ti abitui a desiderare meno di lui“, ha affermato Pino Aprile. Chi controlla decide nella maggior parte dei casi il destino del controllato. Quest’ultimo si ritrova così a dover subire le conseguenze delle decisioni altrui.
Non sempre, però, il controllo deve essere visto in termini negativi. Anzi, molto spesso si rivela essere necessario.
Considerata una delle maggiori piaghe della nostra società, sono in molti, purtroppo, a mettere in campo escamotage di vario genere pur di non pagare le tasse. Per questo motivo l‘Agenzia delle Entrate e la guardia di Finanza hanno ampliato il loro raggio di azione, controllando le varie transazioni di denaro dei contribuenti. Ma sotto la lente di ingrandimento del Fisco finiscono anche i soldi inviati tramite Paypal? Ecco come funziona.
I soldi inviati da Paypal sfuggono ai controlli del Fisco?
Tra gli strumenti di pagamento più utilizzati e apprezzati si annovera Paypal. Quest’ultimo si presenta come un servizio di pagamento digitale che può essere utilizzato per effettuare gli acquisti online. Entrano nei dettagli permette di trasferire soldi da o verso il proprio conto bancario al conto PayPal. Ma non solo, è possibile anche avere un anticipo in contanti dalla propria carta di credito.
Tale sistema memorizza, inoltre, i numeri del proprio conto corrente o della carta di credito. In questo modo i clienti non devono digitare i dati in questione ogni qualvolta desiderano fare degli acquisti.
Questo è possibile, innanzitutto, per via degli accordi internazionali che permettono di svolgere l’attività di controllo delle transazioni di denaro. Ma non solo, anche per la creazione dell’Anagrafe dei conti correnti. Quest’ultima si presenta come una sorta di grande archivio grazie al quale l’Agenzia delle entrate può controllare le varie movimentazioni bancarie dei contribuenti, comprese quelle da e verso Paypal.