Ebbene sì, non solo arte, cultura, clima mite, bellezze naturali, ora l’Italia è anche nella top 10 dei paradisi fiscali, visto che è preferita da tantissimi super ricchi sparsi per il pianeta. Ma com’è possibile? Le tasse sono uno dei grandi problemi di questo Paese, eppure i Paperon de paperonis del globo scelgono il nostro Paese. Sono 128mila i milionari che la società britannica di consulenza Henley & Partners ha esaminato nel suo rapporto. Secondo lo studio, questo 2024 è particolarmente importante, un vero e proprio spartiacque nella migrazione globale della ricchezza privata.
Lo studio di Henley & Partners
L’Italia si posizione al sesto posto nella top ten dei paradisi fiscali secondo lo studio effettuato dagli esperti di Henley & Partners. Non ce la fa contro Paesi come Dubai, Stati Uniti e Singapore, ma si posizione invece meglio di Svizzera, Grecia e Portogallo. Ma come si ottiene questa classifica? Semplicemente conteggiando il numero di contribuenti che che paga le tasse in un determinato Paese. Questo numero prende in considerazione i contribuenti milionari, ossia quelli con almeno un milione di dollari di patrimonio netto, e gli ultramilionari, ossia con tre 30 milioni di dollari sul conto. Ne viene fuori che l’Italia non ha di che lamentarsi sotto questo aspetto. In particolare la Liguria e Milano fanno faville, con 2200 nuovi contribuenti.
Si tratta di personaggi che pagano 100 mila euro di tasse nel nostro Paese. La Svizzera che ci è alle spalle, ad esempio, ne ha 1500. Irraggiungibile invece Dubai con i suoi 6700 contribuenti. Occhi puntati anche sulla Cina, con 15.300 milionari pronti a trasferire i loro soldi da quelle parti. Il mercato economico sta cambiando, ma alcuni punti fermi rimangono, come appunto quello cinese. Novità interessanti invece per il Regno Unito; ricchi in fuga da Londra dopo che i laburisti hanno deciso di porre fine al regime dei non-dom (niente tasse su proprietà e asset esteri degli immigrati d’oltremare).
Paradisi fiscali, le altre posizioni in classifica
Nonostante quanto detto, con la scelta a quanto pare davvero infelice del partito laburista, il Regno Unito conta comunque ancora 9600 contribuenti considerati milionari. Rimane quindi ampiamente alle spalle della Cina, ma dietro di lei ci sono molte altre, a partire dall’India che ne conta 4300. Fanalino di coda invece per la Russia, solo 1000 contribuenti milionari. Anche in questo caso c’è un motivo prettamente politico, ossia il conflitto con l’Ucraina che negli ultimi 2 anni ha fatto scappare i grandi magnate russi altrove. Per quanto riguarda le crescite, Stati Uniti e Australia hanno registrato rispettivamente un +62% e un +35%, seguiti da Germania (15%) e Francia (14%).
Ma tornando all’Italia, com’è possibile che il nostro Paese soddisfi i super ricchi, se a lamentarsi delle tasse sono anche i più poveri? A quanto pare non è soltanto una questione fiscale, ma la scelta dei super ricchi è anche dovuta ad altri fattori, come ad esempio un ambiente sicuro, uno stile di vita migliore e l’accesso a servizi premium, sia a livello sanitario che di istruzione. Insomma, non stiamo parlando di mettere i soldi in banca e vivere altrove, ma di scegliere il nostro Paese per diventarne un cittadino a tutti gli effetti. In questo senso, quindi, si spiega il perché molti preferiscano l’Italia. Se sei ricco e non hai da combattere con i problemi quotidiani che attanagliano noi comuni mortali, l’Italia in effetti è un vero e proprio paradiso.
Riassumendo…
- l’Italia entra nella top ten dei paradisi fiscali, è in sesta posizione;
- secondo uno studio, molti super ricchi stanno scegliendo il nostro Paese per la qualità della vita e i servizi premium;
- in vetta sempre la Cina, con oltre 16 mila contribuenti milionari nel Paese.