I viaggi che cambiano post coronavirus: come saranno il prossimo anno

Come cambieranno i viaggi nel 2021 dopo la crisi del coronavirus.
di
4 anni fa
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Viaggi all'estero

Il 2020 è stato un anno terribile per il settore dei viaggi e turismo, che con i divieti di Natale subiranno la mazzata finale. Trasporti aerei e ferroviari, ma anche hotel, agriturismi, strutture ricettive, ristoranti, tour operator e agenzie di viaggio e tutto quello che gira intorno a questo mercato redditizio hanno vissuto un periodo buio e non è chiaro quando ci sarà una ripresa. 

Gli italiani, però, non vogliono smettere di sognare e sperano che dal prossimo anno ci sarà una vera ripresa.

A tal proposito Volagratis ha individuato 6 trends per il prossimo anno. 

Dalla Staycation ai last minute

Il primo è quello della Staycation ossia viaggiare a casa propria e godersi un soggiorno di lusso vicino casa. Per scacciare lo stress e uscire dalla routine, insomma, il trend della vacanza dietro casa spopolerà dopo i primi accenni di quest’anno. Sono molti gli italiani che hanno sperimentato  le vacanze brevi a corto raggio, rimanendo vicino a casa. Basti pensare che il turismo domestico è salito al 54% rispetto al passato.

Un’altra tendenza sarà quella del ritorno al last minute ossia prenotare viaggi all’ultimo minuto, spesso anche una settimana prima della partenza. L’incertezza, infatti, accompagnata dalla difficoltà a fare piani a lungo termine ha fatto rinascere negli italiani la voglia di organizzare fughe dell’ultimo minuto.

Il distanziamento sociale ha fatto nascere anche il concetto della vacanza lontano dalla folla, quindi mete poco battute e popolari dove esplorare con tranquillità e consapevolezza di non avere vicino tante persone. La tendenza, sicuramente andrà avanti anche nel 2021. 

Slow travel e viaggi in compagnia

Dopo un anno passato lontano dagli amici, un altro trend di viaggio sarà quello delle vacanze insieme, quindi in gruppo, da organizzare con più persone per recuperare il tempo perduto.

Andranno di moda anche i viaggi lenti, i cosidetti slow travel, un turismo lento che permetterà di immergersi nelle culture del luogo spostandosi anche a piedi e in bicicletta e infine l’ormai noto Workation ossia lavorare in vacanza.

Una tendenza già emersa quest’anno che abbina la vacanza al lavoro da remoto. Hotel e strutture metteranno a disposizione tutti i servizi digitali per permettere di lavorare e nello stesso tempo godersi nuovi luoghi e mete.

Vedi anche: Smart working anche in crociera: l’idea di Msc per lavorare da remoto

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