Le azioni della Juventus vengono giù stamane in borsa, perdendo quasi il 2% e scivolando a 77 centesimi. E non poteva essere altrimenti dopo la pessima partenza della società bianconera, allenata nuovamente da Massimiliano Allegri. Un solo punto in due partite e ottenuto contro Udinese ed Empoli. Ciliegina sulla torta: Cristiano Ronaldo è andato via dopo la prima giornata. Per cercare di rimediare, la Juventus tenta il colpaccio su Mauro Icardi.
La tifoseria è attonita. La Juventus resta favorita per la corsa scudetto, ma ci sono troppe cose che non vanno sul piano sportivo e gestionale.
Anzitutto, il costo. Al PSG, l’argentino prende la bellezza di 10 milioni netti di stipendio annui. La Juventus otterrebbe dal fisco uno sconto per via del Decreto “Dignità”, essendo l’attaccante stato residente all’estero almeno nei due anni precedenti. Superato eventualmente questo scoglio, vi sarebbe quello relativo al cartellino. Il valore di mercato si aggira sui 40 milioni, che è anche la somma sotto la quale il club francese non potrebbe scendere, altrimenti dovrebbe iscrivere una minusvalenza a bilancio. Infatti, acquistato a titolo definitivo dall’Inter nella primavera 2020 per 57 milioni, Icardi possiede un contratto che lo lega al PSG fino a metà 2024. C’è ancora tanto da ammortizzare, quindi.
Icardi alla Juve legato all’affare Mbappé
Ma forse il grande problema si chiama Kylian Mbappé. Il Real Madrid lo vorrebbe a tal punto da offrire al PSG ben 170 milioni di euro più 10 milioni di bonus al raggiungimento di determinati obiettivi. Una cifra monstre, che non soddisfa per niente l’emiro del Qatar. Chiede 180 milioni più altri 35 che dovrebbe girare a titolo di compenso sulla rivendita al Monaco, squadra da cui acquistò l’attaccante nel 2018.
Il punto è questo: se Mbappé va via, difficile che il PSG possa liberarsi anche di Icardi. L’unica possibilità, a quel punto, sarebbe che almeno riuscisse a prendersi Erling Haland dal Borussia Dortmund. Ma il procuratore Mino Raiola chiede per il norvegese uno stipendio netto annuo di ben 50 milioni di euro (sarebbe il più pagato nel mondo del calcio), una maxi-commissione per sé da 40 milioni e 150 milioni per il cartellino. Cifre così proibitive da avere fatto desistere il Chelsea, tant’è che questi ha deciso di ripiegare sull’ex interista Lukaku. Certo, l’emiro ha dimostrato di potersi permettere ogni capriccio senza che scatti per il suo club alcuna violazione del Fair Play Finanziario. Del resto, le leggi si applicano per i nemici e si interpretano per gli amici.