Il bond a 100 anni dell’Austria ha reso oltre il 14% in un mese

Il bond dell'Austria della durata di 100 anni ha fruttato un rendimento superiore al 14% nell'ultimo mese, malgrado la quotazione ancora a terra.
11 mesi fa
2 minuti di lettura
Bond a 10 anni dell'Austria
Bond a 10 anni dell'Austria © Licenza Creative Commons

Compreresti un bond a 100 anni con la consapevolezza che non sarai (quasi) certamente tu a riscuoterlo? La risposta sarebbe scontata. Eppure esistono e questo vuol dire che qualcuno li compri sul mercato. Vero, anche se l’identikit non è certo il vicino di pianerottolo, bensì perlopiù gli investitori istituzionali con orizzonte temporale lungo o lunghissimo. Pensate ai fondi pensione, solo per fare un esempio. Non è detto, però, che buttarsi sui “Matusalemme” debba necessariamente essere un affare solo per banche, assicurazioni e fondi.

Esiste la possibilità di investirvi e portare a casa in tempi ragionevoli anche guadagni di tutto rispetto.

Boom quotazione in poche settimane

L’Austria emise un bond a 100 anni (ISIN: AT0000A2HLC4) nell’estate del 2020, in piena pandemia. Offrì allora una cedola fissa annua lorda dello 0,85%, che oggi solo a leggerla viene da ridere. Altri tempi, sebbene siano passati solamente tre anni e poco più. I rendimenti di mercato erano così bassi che molti istituzionali si sentirono persino allettati dall’investimento. L’alternativa sarebbe stata di acquistare bond con scadenze più brevi, ma con rendimenti negativi.

Questo bond a 100 anni arriva a scadenza in data 30 giugno 2120. Ieri, quotava sul secondario 40 centesimi scarsi. Chi lo acquistò all’inizio, oggi virtualmente ha in portafoglio un capitale defalcato del 60%. Aggiungiamoci l’inflazione di questi anni e capirete che significa avere bruciato il proprio denaro. A questi prezzi, il rendimento lordo è salito al 2,50%. Continua ad essere bassissimo, considerati i livelli d’inflazione di questa fase e attesi per i prossimi anni. Ad ogni modo, il titolo quotava a meno di 35 centesimi agli inizi di ottobre. In circa un mese, è risalito di oltre il 14%.

Prospettive favorevoli con calo rendimenti

Questo è un piccolo esempio che serve a far capire come piccole variazioni del rendimento possano smuovere i prezzi di tanto per le scadenze ultra-lunghe.

Accade lo stesso nel caso opposto, però. Poiché nelle ultime settimane il mercato ha preteso minori rendimenti sui titoli di stato, il bond a 100 anni dell’Austria si è apprezzato, risalendo in area 40 centesimi. Pensate al caso estremo in cui le condizioni di mercato dovessero riportarsi a quelle di tre anni fa. La quotazione guadagnerebbe il 150%. Sarebbe un affare stratosferico per gli obbligazionisti, altro che azioni!

Tuttavia, è al momento quasi impossibile anche solo immaginare che ciò avvenga. Più verosimile che nel medio-lungo termine la quotazione si attesterà a metà strada tra i valori attuali e la pari. Anche solo a 60 centesimi, però, segnerebbe un +50%. A 70 centesimi, +75%. Ma parliamoci chiaro: ci basterebbero 50 centesimi per guadagnare il 25%. Se avvenisse nel giro di qualche anno, sarebbe comunque un affare. Del resto siamo passati da 35 a 40 centesimi in poche settimane.

Bond 100 anni, occhio a doppia tassazione

C’è un’altra buona notizia per gli amanti del rischio: il bond a 100 anni dell’Austria sconta una tassazione di favore del 12,50% come per i titoli di stato italiani se siamo cittadini residenti sul territorio nazionale. Tuttavia, anche Vienna imporrà la sua aliquota del 27,50%. Questo porta la tassazione complessiva al 40% del rendimento. Vero, esiste una convenzione contro la doppia imposizione tra Italia e Austria, ma non scatta automaticamente. Gli investitori individuali lamentano, in effetti, la necessità di effettuare il disbrigo di pratiche burocratiche con annessi costi. E non sempre ne vale la pena per i piccoli importi.

[email protected] 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

sul tema OBBLIGAZIONI

Bond Goldman Sachs in euro e dollari
Articolo precedente

Bond Goldman Sachs a 10 anni in euro e dollari con cedola fino al 7%

Offerte Fiat novembre
Articolo seguente

Fiat Topolino a 39 euro al mese? Offerte Nuova 500 e Panda con incentivi statali e leasing