Siamo nel mese in cui arriveranno i primi accrediti del bonus 200 euro. I primi a riceverlo saranno lavoratori dipendenti e pensionati, insieme ai percettori del reddito di cittadinanza e a coloro che per il mese di giugno hanno ricevuto l’indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL.
Detto ciò, un aspetto che merita una particolare analisi riguarda la cedibilità e il pignoramento del bonus 200 euro.
Il bonus 200 euro si può cedere o pignorare?
Ecco la risposta.
Il bonus 200 euro
Hanno diritto al bonus 200 euro:
- pensionati;
- lavoratori dipendenti;
- lavoratori autonomi;
- i lavoratori domestici con uno o più rapporti di lavoro in essere alla data di entrata in vigore del “decreto Aiuti”;
- chi, per il mese di giugno 2022, percepirà l’indennità di disoccupazione Naspi o DISCOLL;
- i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa con contratti attivi alla data di entrata in vigore del “decreto Aiuti”, iscritti alla Gestione separata dell’Inps, non titolari di pensione né iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
- percettori nel 2022 dell’indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021;
- incaricati alle vendite a domicilio, titolari di partita Iva attiva e iscritti alla data di entrata in vigore del “decreto Aiuti” alla Gestione separata;
- lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che, nel 2021, hanno almeno 50 contributi giornalieri versati;
- ecc.
Anche i lavoratori autonomi hanno diritto al bonus 200 euro.
Il bonus 200 euro è pignorabile?
Arriviamo coì alla domanda che ci siamo posti in premessa.
Il bonus 200 euro si può cedere o pignorare?
La risposta è no. Infatti, il D.L. 50/2022, agli art.31 e 32, prevede espressamente che:
L’indennita’ (..) non e’ cedibile, ne’ sequestrabile, ne’ pignorabile e non costituisce reddito ne’ ai fini fiscali ne’ ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali.
Il bonus non può essere pignorato neanche in presenza di cartelle esattoriali che il contribuente non ha pagato.