Se è certo il bonus 200 euro insegnati (e altri appartenenti al settore scuola) di ruolo, qualche perplessità emerge per i precari. Si tratta di dubbi che proviamo a chiarire in questo articolo, in attesa di precisazioni ufficiali.
In prima battuta dobbiamo ricordare di cosa stiamo parlando. Si tratta del nuovo beneficio “una tantum” previsto, per lavoratori e non solo. Il bonus 200 euro, introdotto dal decreto Aiuti, varato dal Consiglio dei Ministri n. 76, il 5 maggio 2022, in dettaglio, spetterà alle seguenti categorie:
- lavoratori dipendenti
- pensionati
- disoccupati, percettori di NASPI e Dis-Coll
- percettori di reddito di cittadinanza
- lavoratori autonomi
- lavoratori stagionali
- colf e badanti.
E’ richiesto, tuttavia, il rispetto di un requisito reddituale: il reddito 2022 del soggetto non deve risultare superiore a 35.000 euro.
Si tratta di una misura di sostegno per le famiglie alle prese, in questi ultimi tempi, con il caro prezzi.
Come e quando sarà pagato
Le modalità di pagamento saranno diverse a seconda della categoria di beneficiari. In particolare:
- per i lavoratori dipendenti, il bonus 200 euro, sarà pagato direttamente dal datore di lavoro in busta paga. Ciò dovrebbe avvenire sulla busta paga di luglio
- i pensionati, disoccupati e percettori di reddito di cittadinanza, il beneficio riceveranno il pagamento direttamente dall’INPS. Ad esempio i pensionati lo riceveranno sul cedolino pensione ed i disoccupati sulla rata NASPI. Anche qui la cosa dovrebbe avvenire a luglio.
Per le citate categorie c’è però il rischio restituzione bonus 200 euro dicembre.
Un provvedimento attuativo, invece, dovrà definire le modalità e i tempi per gli altri soggetti destinatari dell’agevolazione.
Bonus 200 euro insegnati (e non solo), il punto della situazione per i precari
Come anticipato, il bonus 200 euro insegnati è certo per quelli di ruolo. Parliamo dei docenti con contratto a tempo indeterminato. Questi, infatti, avendo regolare busta paga a luglio riceveranno l’importo “una tantum” direttamente sullo stipendio di quel mese.
Stesso discorso vale per gli altri dipendenti a tempo indeterminato della scuola (personale di segreteria, collaboratori scolastici, ecc.).
Per i precari, invece, il punto è un po’ più complicato. In attesa di indicazioni ufficiali, possiamo presumere che:
- per coloro che hanno un contratto di lavoro fino a luglio, il problema non dovrebbe porsi. Questi riceveranno il bonus 200 euro su tale stipendio
- coloro che, invece, hanno un contratto che a tempo determinato che termina prima di luglio, il consiglio è quello di fare immediata domanda NASPI così da vedersi pagare il bonus direttamente dall’INPS.