Dopo aver sospeso il bonus cashback per il secondo semestre del 2021, allo scopo di incentivare l’utilizzo di mezzi di pagamento elettronici, il governo a guida Mario Draghi ha deciso di istituitile quello che ormai è stato ribattezzato come il bonus bancomat.
Inoltre, è stata anche potenziata un’altra importante misura, già esistente. Stiamo parlando del bonus pos sulle commissioni generate dagli acquisti effettuati tramite strumenti elettronici. Vediamo meglio in cosa consistono questi due incentivi.
Bonus Bancomat, cos’è e a chi spetta
Il bonus bancomat, sostanzialmente, consiste un uno sconto a favore degli esercenti che acquistano o noleggiano nuovi strumenti che permettono il pagamento elettronico.
Il bonus varia in base al fatturato relativo al periodo d’imposta precedente, fino ad un massimo di 160 euro. In particolare:
- fino a 200 mila euro di fatturato il bonus è pari al 70%;
- fra i 200 mila euro e 1 milione di fatturato il bonus è del 40%;
- fra 1 e 5 milioni di euro il spetta un credito pari al 10%.
Infine, per gli esercenti che abbinano all’acquisto anche la memorizzazione elettronica (scontrino telematico), spetta un ulteriore credito di imposta fino a 320 euro. Anche in questo caso, il bonus varia in base al fatturato dell’anno precedente. In particolare:
- fino a 200 mila, euro il 100%;
- da 200 mila euro a 1 milione di euro, il 70%;
- fra 1 e 5 milioni di euro, il 40%.
Bonus Pos fino al 100%
Oltre al bonus bancomat, il governo Draghi ha anche potenziato la misura, già esistente, del cosiddetto bonus pos sulle commissioni generate dagli acquisti effettuati tramite pos.
In particolare, è stato modificato l’articolo 22 del decreto-legge n. 124/2019, che ha innalzato l’incentivo dal 30% al 100%.
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