Il Bonus docenti da 500 euro spetta anche ai precari: la pronuncia della corte di giustizia europea

La Corte di Giustizia Europea ha riconosciuto anche ai docenti precari della scuola il diritto ad usufruire del bonus 500 euro.
2 anni fa
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Come ormai sappiamo, il bonus docenti da 500 euro è stato riconfermato anche per il 2022. Secondo la normativa, il contributo spetta soltanto ai docenti di ruolo. Ad ogni modo, in questi giorni, la corte di giustizia europea si è espressa in merito a questa vicenda, riconoscendo il diritto al beneficio anche a tutti i docenti precari. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bonus 500 euro (Carta Docenti), cos’è e a chi spetta.

Il bonus docenti, sostanzialmente, consiste in un contributo pari a 500 euro l’anno che può essere speso per l’acquisto di alcuni determinati beni e servizi, come libri, testi o riviste utili all’aggiornamento professionale, alcuni tipi di hardware e software, iscrizione a corsi per attività di aggiornamento ecc.

Il bonus, ai sensi di legge, spetta ai docenti di ruolo a tempo indeterminato delle Istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale, compresi i docenti che sono in periodo di formazione e prova; i docenti dichiarati inidonei per motivi di salute di cui all’art. 514 del Dlgs.16/04/94, n.297 e successive modificazioni; i docenti in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati; i docenti nelle scuole all’estero e delle scuole militari.

Il contributo spetta anche ai docenti precari, il via libera della Corte di Giustizia europea

La Corte di Giustizia Europea, con ordinanza del 18 maggio 2022, ha riconosciuto anche ai docenti precari della scuola il diritto ad usufruire del bonus 500 euro.

La pronuncia è avvenuta dietro ricorso l’associazione sindacale professionale dell’Anief. Soltanto qualche mese fa, anche il Tribunale di Torino e il Consiglio di Stato si sono espressi già favorevolmente. In particolare, si legge nel comunicato stampa dell’Anief, il tribunale di Torino ha assegnato al docente che aveva presentato ricorso i 500 euro dell’annualità corrente, più quelli delle cinque supplenze annuali precedenti, per un totale di 3mila euro di risarcimento.

Nella sentenza si legge che “il docente a tempo determinato deve avere il beneficio della c.d. Carta del docente; atteso che ai sensi degli artt. 63 e 64 del CCNL di categoria l’Amministrazione scolastica ha l’obbligo di fornire a tutto il personale docente”, In altre parole, non può essere fatta alcuna distinzione tra docenti a tempo indeterminato e a tempo determinato, anche per quel che riguarda il riconoscimento del bonus docenti.

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