Il Brasile non rischia il default, ma l’iperinflazione

Il Brasile vive una fase difficile di crisi economica e di deterioramento dei conti pubblici. Non sarebbe a rischio default nel breve periodo, ma la situazione inizia ad apparire preoccupante sotto vari aspetti.
9 anni fa
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Inflazione Brasile potrebbe impennarsi

Poiché il deficit dovrà essere coperto, in assenza di tagli alla spesa o di aumenti delle entrate, il rischio è che il governo sia tentato dalla monetizzazione della spesa, ovvero dalla copertura del disavanzo stampando moneta. Già oggi, a dire il vero, grossa parte dell’inflazione, a un soffio dal 10%, è attribuibile proprio all’elevato deficit. Non dimentichiamoci, poi, che il Brasile esce da un’esperienza recente di iperinflazione, esplosa nel 1994, quando fu costretto persino a cambiare moneta per riacquistare la fiducia del mercato.

Il real continua a sostare nei pressi del suo minimo storico contro il dollaro, senza che ciò rechi un qualche beneficio visibile all’economia, dato che le sue esportazioni rappresentano solamente il 12% del pil. Basterà un niente per scivolare dalla crisi di fiducia di famiglie e imprese al panico. Il real collasserebbe del tutto sui mercati e il governo stamperebbe moneta per sostenere il deficit ed evitare di impattare sui consumi e gli investimenti, già provati dalla recessione. Un mix letale per i prezzi, che s’impennerebbero senza controllo in pochissimo tempo. Il Venezuela di Nicolas Maduro non è così lontano.          

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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