Inflazione giù, taglio dei tassi sempre più vicino e mercato obbligazionario in rally come non si vedeva sin dagli anni Ottanta. E il 2024 potrebbe essere ricordato come un anno estremamente positivo per i bond, stando alle principali case di investimento. La prospettiva di un allentamento monetario globale sta surriscaldando anche le quotazioni del BTp€i 15 maggio 2033 con cedola reale 0,10% (ISIN: IT0005482994). E per quanto vedremo si seguito, ciò lancia un segnale positivo per l’intero mercato sovrano, non solo italiano.
Il BTp€i 2033 è un bond del Tesoro indicizzato all’inflazione Eurostat, cioè all’andamento dei prezzi al consumo non soltanto dell’Italia, bensì anche degli altri 19 stati dell’Area Euro, tra cui Germania, Francia, Spagna, ecc. Ha una durata residua di circa nove anni e mezzo e, pertanto, più che soddisfacente per cercare di carpire l’inflazione attesa dagli investitori nel lungo periodo.
Inflazione attesa sotto target BCE
Ieri, il bond esibiva una quotazione intorno a 84,40 centesimi, in rialzo di oltre l’8% dai minimi di ottobre e corrispondente a un rendimento lordo reale alla scadenza di circa l’1,95%. Il bond del Tesoro con cedola fissa, invece, per la stessa durata offriva sempre ieri un rendimento superiore al 3,85%. La differenza intorno all’1,90% corrisponde al tasso medio annuo atteso per l’inflazione nell’Area Euro da qui al 2033. Poiché il target della Banca Centrale Europea (BCE) è fissato al 2%, di fatto il segnale è che nei prossimi anni il mercato si attende una forte stabilità dei prezzi al consumo.
A tale proposito abbiamo voluto approfondire attraverso il Bundei 15 aprile 2033 e cedola reale 0,10% (ISIN: DE0001030583). Ad una quotazione appena sopra la pari, il suo rendimento reale si aggirava intorno allo 0,10% contro il 2,20% del Bund con cedola fissa e pari durata. Il differenziale del 2,10% si colloca appena sopra il target del 2% della BCE. Un paio di mesi fa, sfiorava il 2,40%.
Prezzo effettivo per acquistare BTp€i 2033
Chi volesse acquistare oggi il BTp€i 2033, dovrebbe sborsare ben più della sua quotazione. Infatti, il bond riconosce la rivalutazione del capitale tutta alla scadenza. Ne consegue che in caso di disinvestimento anticipato, il venditore abbia diritto ad incassare il rateo attivo per il periodo che va dalla data di emissione a quella della cessione. Oggi, esso sarebbe pari al 15,122%. E’ l’indicizzazione fissata dal Ministero di economia e finanze. A conti fatti, l’esborso sarebbe di circa 97,13 centesimi, cioè di 971,30 euro per ogni lotto minimo di 1.000 euro nominali.