Il buono fruttifero postale 5×5 è l’ultimo in ordine temporale emanato dalla cassa Depositi e Prestiti e collocato sul mercato da Poste Italiane. È sicuramente un investimento sicuro perché garantito dallo Stato italiano ma in questo periodo non offre tantissimo rispetto ai Btp.
Il buono fruttifero postale 5×5 e i Btp
Con l’inflazione galoppante di questi ultimi mesi, gli interessi che offrono i buoni fruttiferi postali non coprono molto l’investimento del risparmiatore. Il vantaggio di sottoscriverli, però, è che non hanno costi di sottoscrizione tranne gli oneri di natura fiscale.
Sull’orizzonte temporale di 25 anni, invece, il Btp offre ad oggi un rendimento del 2,15% lordo e quindi più alto del buono postale. Ricordiamo che i Btp sono titoli di debito ovvero a medio e lungo termine emessi dal Mef con cedola fissa posticipata pagata ogni 6 mesi. I Btp possono essere emessi con scadenze uguali a 3, 5, 7, 10, 15, 20, 30 ed anche 50 anni. Il tutto mediante un procedimento che prende il nome di asta marginale che si svolge di norma 2 volte al mese. Esattamente durante la seconda settimana del mese per il Btp 3 e 7 anni e l’ultima settimana del mese per i Btp 5 e 10 anni.
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