Come già ricordato diverse volte, a partire dal prossimo anno, il canone rai non sarà più pagato attraverso la bolletta elettrica.
Il governo si è impegnato nei confronti dell’Unione Europea, all’interno del cosiddetto Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ad eliminarlo dalle utenze, in quattro rappresenta un onere improprio, cioè non riferibile al consumo effettivo di energia elettrica. Adesso, dunque, ci si chiede quale sarà il futuro di questa tassa.
Come la pagheremo dal prossimo anno? diciamo fin da subito che il governo non ha ancora dato una risposta certa e, in queste settimane, si stanno facendo alcune ipotesi.
Canone Rai in bolletta, ecco perché si risparmia
Nell’ormai lontano 2016, l’allora eseguivo a guida Matteo Renzi ha introdotto il pagamento del canone rai in bolletta, allo scopo di contrastare l’evasione di questa tassa.
Prima di allora, infatti, complice la difficoltà nei controlli, sempre più ‘furbetti’ decidevano di non pagarlo.
Questa soluzione, fin da subito, ha dato i suoi frutti. L’evasione di questa tassa è crollata drasticamente e, allo stesso tempo, ha permesso di diminuire sensibilmente il suo importo.
L’importo del canone, oggi, è pari a 90 euro l’anno e il pagamento avviene mediante addebito sulle bollette elettriche in dieci rate mensili da 9 euro ciascuna, da gennaio a ottobre. Prima del 2016, invece l’importo del canone era di 113 euro. si è passati, dunque, ad un risparmio fiscale di oltre il 20 per cento.
Come già detto in apertura, dal prossimo anno il canone rai dovrà uscire dalla bolletta elettrica.
Come sarà pagato dal prossimo anno?
Ritornando al quesito posto in apertura, iniziamo col dire che, ad oggi, il governo non ha ancora fornito indicazioni sul nuovo meccanismo di pagamento del canone rai. Allo stato attuale, le ipotesi sono diverse.
Fra le possibili soluzioni, si è parlato anche del modello francese. In Francia, il canone televisivo viene pagato come tassa aggiuntiva sulla prima casa (una sorta di patrimoniale), con versamento di un importo da 138 euro da effettuare tra il 15 e il 25 novembre di ogni anno.
Ad ogni modo, l’ipotesi più accreditata sembrerebbe quella del suo pagamento attraverso il 730: il modello per la dichiarazione dei redditi dedicato ai lavoratori dipendenti e pensionati.
Ovviamente allo stato attuale si tratta di una semplice ipotesi. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questa vicenda.