Il mercato penalizza i titoli italiani e lo spread sale nuovamente. Questo succede a causa dell’agenzia americana Standard&Poor’s che lo scorso martedì ha comunicato una revisione in negativo dell’outlook dell’Italia. Significa che S&P non classifica più le prospettive del nostro paese come positive ma stabili. Ciò è successo a seguito delle dimissioni di Mario Draghi e della convocazione delle elezioni anticipate per il 25 settembre. Quindi al momento è meglio scegliere investimenti in buoni postali e conti deposito anziché in titoli di Stato?
Titoli di Stato
Alessandro Tentori, chief investment officer di Axa Im, spiega che le grandi agenzie internazionali sono certe che il rischio Italia resti sotto controllo.
Intanto il Ministero del Tesoro ha collocato titoli con rendimenti in ascesa per un totale di 7,5 miliardi di Btp e Ccteu con il tasso del titolo a 5 anni ai massimi da oltre 9 anni. Quello decennale è rimasto invece invariato. Più nel dettaglio sono stati assegnati 2,75 miliardi di Btp a 5 anni (1° dicembre 2027) con rendimento di 2,82% e 2 miliardi di Btp a 10 anni (1° dicembre 2032) con tasso al 3,46%. In più sono stati assegnati anche 1,5 miliardi del Btp off-the-run 1° giugno 2032 al rendimento del 3,36% e 1,25 miliardi del Ccteu (15 ottobre 2030) al rendimento dell’1,26%.
Buoni postali e conti deposito
A differenza dei titoli di Stato che risentono delle fluttuazioni del mercato, i buoni postali e i conti deposito offrono tassi di interesse più bassi ma sicuri. C’è ad esempio il buono fruttifero postale 4×4 per investimenti fino a 16 anni che offre un rendimento annuo lordo dell’1% dopo 4 anni, dell’1,50% dopo 8 anni, dell’1,75% dopo 12 anni e del 3% dopo 16 anni.
Tra i conti deposito che offrono interessi più alti, invece, c’è quello di Cherry Bank valido per chi ha un conto corrente online Cherry. Esso è ad alto rendimento ed offre per 60 mesi vincolati un tasso annuo lordo di interesse del 3,20%. Di questo conto lo svincolo anticipato non è previsto mentre l’importo minimo accantonabile è di 3000 euro mentre quello massimo 3000000 euro.
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