Il nuovo Assegno di Inclusione 2025, più soldi e più beneficiari

Aumentano gli importi e i beneficiari del nuovo Assegno di Inclusione 2025, ecco la guida definitiva e tutti i requisiti.
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Il nuovo Assegno di Inclusione 2025, più soldi e più beneficiari
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L’Assegno di Inclusione (ADI), anche nel 2025, sicuramente rappresenterà una delle misure più utilizzate dagli italiani che hanno bisogno di sostentamento anche economico. Si tratta, infatti, di una misura di contrasto alla povertà, alla fragilità, alle vulnerabilità e all’esclusione sociale di quelle che, secondo lo Stato, sono le fasce deboli della popolazione.

La misura, nata nel 2024 e in vigore da gennaio di quell’anno, non è altro che il prosieguo dell’esperienza avviata con il Reddito di Cittadinanza. A differenza di quest’ultimo, però, l’Assegno di Inclusione è una misura con una platea più circoscritta.

Nel 2025, oltre a essere ancora attiva, la misura viene potenziata. Infatti, cambiano i requisiti e aumentano le cifre spettanti. Ecco quindi un’analisi per il nuovo Assegno di Inclusione 2025, più soldi e più beneficiari: vediamo cosa succederà dopo l’ultima legge di Bilancio.

Il nuovo Assegno di Inclusione 2025, più soldi e più beneficiari

Come dicevamo, la misura rispetto al Reddito di Cittadinanza ha una platea ridotta. Possono beneficiarne solo i soggetti con:

  • almeno 60 anni di età;
  • meno di 18 anni di età;
  • invalidi almeno al 67%;
  • persone che, anche se hanno più di 18 anni o meno di 60 anni, hanno figli piccoli o soggetti invalidi nel nucleo familiare, cioè soggetti con carichi di cura;
  • persone che, anche se hanno più di 18 anni o meno di 60 anni, sono state prese in carico dai servizi sociali e sanitari.

L’ultima fascia di soggetti che possono beneficiare dell’Assegno di Inclusione è la più particolare, perché occorre che siano le autorità, come il servizio sociale del Comune di residenza o le ASL, a confermare la presa in carico. Riguarda sostanzialmente soggetti vittime di violenza, con invalidità dal 46% al 66%, affetti da dipendenze da alcol, droga, farmaci o gioco, e persone disagiate di diverso tipo.

Va sottolineato che se, in una famiglia, ci sono soggetti che rientrano nell’Assegno di Inclusione e altri che non vi rientrano, la domanda è comunque possibile, così come è possibile percepire il sussidio.

Tuttavia, dal punto di vista economico, l’importo sarà calcolato esclusivamente sui soggetti che rientrano in queste categorie.

Come cambia la principale misura di contrasto alla povertà

L’Assegno di Inclusione 2025 sarà composto, come di consueto, da due parti. La prima integra il reddito familiare fino a una soglia prestabilita, mentre la seconda concede una sorta di rimborso per il canone di affitto alle famiglie che risiedono in case in locazione, con contratto regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate.

I requisiti per ottenere il nuovo Assegno di Inclusione 2025 – sia per chi lo ha già percepito nel 2024 sia per i nuovi beneficiari – sono diversi rispetto allo scorso anno. Sono più alte le soglie ISEE da non superare e sono più alti i limiti del reddito familiare. Ciò fa sì che ci saranno più soldi e più beneficiari per il nuovo Assegno di Inclusione 2025.

Ecco l’Assegno di Inclusione 2025 e come funziona la prestazione

Anche nel 2025, il benefit sarà erogato mese dopo mese su una sorta di carta di credito, ossia la Carta ADI, una carta di pagamento elettronica. I fondi caricati non possono essere ritirati in contanti, salvo una piccola percentuale variabile in base all’importo totale del beneficio mensile e in base alla composizione del nucleo familiare.

Chi ha percepito l’Assegno di Inclusione da gennaio 2024 a dicembre 2024 potrà ricevere soltanto altri 6 mesi di sussidio, poiché la prestazione dura 18 mesi e può essere rinnovata per ulteriori 12 mesi. Al termine di questi 6 mesi, gli interessati dovranno presentare di nuovo la domanda, in modo da tornare a beneficiare dello strumento per altri 12 mesi.

Tra un periodo di erogazione e l’altro, c’è un mese di interruzione, durante il quale i beneficiari non riceveranno alcun importo.

Chi deve presentare la domanda per il nuovo Assegno di Inclusione 2025

La domanda di Assegno di Inclusione per i nuovi beneficiari o per chi deve rinnovarla per il secondo periodo di fruizione va presentata da uno solo dei beneficiari della famiglia.

Per quanto riguarda i requisiti generali, nulla è cambiato e l’Assegno di Inclusione spetta a cittadini italiani o comunitari, a familiari di cittadini italiani con diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente, nonché a cittadini extracomunitari titolari del permesso di soggiorno di lungo periodo, dello status di protezione internazionale o di quello di apolide.

È necessario avere la residenza in Italia alla data di presentazione della domanda e da almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 consecutivi con un’assenza continuativa massima di 2 mesi, oppure di 4 mesi discontinui ma entro l’ultimo anno e mezzo. Restano confermati, come detto prima, i requisiti personali (anagrafici, di invalidità o carichi di cura e presa in carico). Ciò che cambia nel 2025 sono i requisiti economici.

Ecco i requisiti vecchi e nuovi dell’ADI

  • il valore dell’ISEE (che deve essere quello 2025 e quindi in corso di validità) non deve superare 10.140 euro;
  • il valore del reddito familiare deve essere inferiore a 6.500 euro per il singolo. E poi va moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza ADI, in base alla composizione del nucleo familiare dei beneficiari;
  • il patrimonio immobiliare dell’intero nucleo non deve superare la soglia di 30.000 euro, escludendo la casa di abitazione del nucleo familiare. Purché quest’ultima non abbia un valore superiore a 150.000 euro. In tal caso, rientrerebbe comunque nel calcolo;
  • per il patrimonio mobiliare (in banca o alle Poste), il limite resta quello consueto: 6.000 euro per i singoli, 8.000 euro per due componenti, 10.000 euro per tre o più componenti,. Con ulteriori maggiorazioni in presenza di figli oltre il secondo, di soggetti disabili e in base al loro grado di invalidità;
  • nessun componente del nucleo familiare deve essere titolare di auto immatricolate negli ultimi 36 mesi con cilindrata superiore a 1.600 cc. O di moto con cilindrata superiore a 250 cc.

Il nuovo Assegno di Inclusione 2025 e le nuove cifre

Alla luce dei nuovi limiti di reddito e di ISEE, cambiano gli importi a cui i beneficiari erano abituati.

Infatti, da 500 euro per il singolo si passa a 541,67 euro come componente di integrazione reddituale. Per la componente relativa all’affitto, da 280 euro si sale a 303,33 euro al mese. Ciò significa che un singolo con casa in affitto e contratto registrato percepirà 845 euro al mese al posto di 780 euro al mese.

L’importo di integrazione reddituale sopra citato è quello base. È poi necessario moltiplicare tali cifre per la corrispondente scala di equivalenza. Scala determinata dal numero e dalle condizioni dei soggetti beneficiari dell’ADI presenti nel nucleo familiare. Si parte da 1 come scala del singolo, a cui si somma:

  • +0,5 per ciascun altro componente invalido;
  • +0,4 per ciascun altro componente con età pari o superiore a 60 anni o con carichi di cura;
  • +0,3 per ogni altro componente adulto preso in carico dai servizi sociali o sanitari;
  • +0,15 per ciascun minorenne fino al secondo;
  • +0,10 per i minorenni dal terzo in poi.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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