Il panorama normativo italiano sta attraversando trasformazioni significative, e una delle novità più rilevanti riguarda l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale, noto come CIN.
Con l’articolo 13-ter del decreto-legge del 18 ottobre 2023, n. 145, il Governo ha introdotto l’obbligo di assegnare un codice identificativo univoco per le strutture destinate all’ospitalità turistica. Infatti, si tratta di una misura pensata per promuovere trasparenza, sicurezza e regolarità nel mercato delle locazioni turistiche. Garantendo al contempo un maggiore controllo su un settore in rapida crescita e talvolta soggetto a fenomeni di irregolarità.
Strutture interessate dall’bbbligo del CIN
L’obbligo di CIN coinvolge diverse tipologie di strutture turistiche e unità immobiliari:
- Unità immobiliari destinate alla locazione turistica: appartamenti e case messi a disposizione per affitti turistici brevi.
- Strutture turistico-ricettive alberghiere ed extralberghiere: hotel, agriturismi, B&B e altre strutture regolamentate dalla normativa regionale.
- Proprietà per locazioni brevi: immobili concessi in affitto per periodi limitati, in linea con le nuove normative di trasparenza.
Ogni struttura, a seconda della categoria, riceverà un codice univoco che sarà necessario per operare in conformità alla legge. Questo codice sarà indispensabile per i contratti di locazione a scopo turistico, offrendo al tempo stesso un modo per monitorare il rispetto delle normative.
Tempistiche per la richiesta
Inizialmente, l’adozione del codice era prevista per una data precedente, ma la proroga richiesta CIN ha spostato l’obbligo al 1° gennaio 2025. Questo differimento concede ai proprietari e ai gestori delle strutture il tempo necessario per adeguarsi alla normativa e completare le procedure burocratiche necessarie.
Tale proroga si inserisce nella logica di permettere un passaggio graduale verso un sistema di identificazione nazionale, con l’obiettivo di evitare disagi sia per gli operatori del settore sia per gli ospiti.
La Banca Dati Nazionale del Ministero del Turismo
Una delle novità introdotte con il CIN è la creazione e la gestione di una banca dati nazionale centralizzata.
La banca dati offrirà inoltre un archivio centralizzato accessibile alle autorità competenti per verificare la regolarità delle strutture e monitorare eventuali comportamenti illeciti.
Controlli e Sanzioni: chi vigila sul rispetto del CIN?
La nuova normativa assegna un ruolo di rilievo agli enti locali e agli organi di polizia per garantire il rispetto dell’obbligo del CIN. Ecco, dunque, come funziona il sistema di controllo:
- Organi di Polizia Locale: i vigili e le forze dell’ordine locali saranno responsabili delle verifiche sulle strutture e unità immobiliari.
- Comune di Ubicazione della Struttura: il comune in cui si trova la struttura turistica o l’immobile affittato dovrà vigilare sull’uso corretto del CIN, procedendo a sanzionare eventuali irregolarità.
In caso di trasgressioni o violazioni, come la mancata esposizione del CIN o l’omissione del codice nella promozione dell’immobile, i comuni saranno autorizzati ad applicare sanzioni amministrative. Le multe potranno variare in base alla gravità delle violazioni, e le autorità locali collaboreranno attivamente con la direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate per garantire una maggiore efficacia nei controlli.
Controlli CIN: comunicazione dei risultati all’Agenzia delle Entrate
Un elemento rilevante introdotto dalla manovra di bilancio 2025 è il coordinamento tra gli enti di controllo e l’Agenzia delle Entrate. Il testo della manovra di bilancio 2025 (ora al vaglio di Camera e Senato) prevede che gli organi di polizia locale che effettueranno i controlli sulle strutture saranno tenuti a comunicare i risultati di queste verifiche anche alla direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate, sulla base del domicilio fiscale del soggetto che non rispetta l’obbligo del CIN.
In conclusione, questa collaborazione interistituzionale permetterà di rafforzare le attività di contrasto alle irregolarità fiscali nel settore turistico, assicurando che i dati raccolti siano utilizzati in modo efficace.
Riassumendo…
- Il CIN diventa obbligatorio dal 1° gennaio 2025 per le locazioni turistiche.
- Il codice promuove trasparenza, sicurezza e lotta alle locazioni irregolari.
- Coinvolge strutture ricettive e immobili destinati ad affitti brevi.
- Il Ministero del Turismo gestirà una banca dati nazionale con i CIN.
- Organi locali e polizia controllano e sanzionano eventuali violazioni.
- La manovra 2025 rafforza il monitoraggio collaborando con l’Agenzia delle Entrate.