Il prossimo Bonus dovrebbe valere 1.000 euro, ma quali sono i requisiti?

Il bonus 1000 euro che dovrebbe vedere la luce con l’emanazione del prossimo decreto ristori 5, dovrebbe essere diretto a tutti i titolari di Partita Iva, ma non solo.
4 anni fa
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Anche senza reddito di cittadinanza restano questi aiuti importanti
Anche senza reddito di cittadinanza restano questi aiuti importanti

Tanta attesa per l’emanazione del Decreto Ristori 5: un nuovo pacchetto di aiuti economici a favore di famiglie e imprese colpite duramente dalla crisi sanitaria del coronavirus e dalle relative politiche di contenimento adottate dal nostro Paese.

Tanta attesa, soprattutto, per quel che dovrebbe essere il nuovo “ristoro”. Si parla di un bonus 1000 che, stavolta, dovrebbe andare a una più ampia platea di potenziali beneficiari. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Verso il Decreto Ristori 5

Con l’insediamento del nuovo Governo Draghi, il decreto ristori 5, messo a punto dal precedente esecutivo ma non ancora approvato, potrebbe subire alcune modifiche sostanziali.

Innanzitutto, tra le questioni più importanti vi è quella dei ristori.

Secondo le ultime indiscrezioni, il nuovo decreto dovrebbe prevedere anche un bonus 1000 euro a favore dei soggetti:

  • titolari di partita iva da almeno 3 anni;
  • con reddito annuo inferiore ai 50 mila euro;
  • che hanno subito una perdita di fatturato di almeno il 33% nel 2020.

Non solo partite iva

Il bonus 1000 euro, che dovrebbe vedere la luce con l’emanazione del prossimo decreto ristori 5, sarà rivolto a tutti i titolari di Partita Iva. Dunque, saranno compresi anche i liberi professionisti (commercialisti, avvocati, architetti ecc.).

Ad ogni modo, secondo le ultime indiscrezioni, dovrebbero rientrare in questa agevolazione anche alcuni soggetti non possessori di partita iva, ad esempio i lavoratori autonomi o stagionali.

Infine, lo ricordiamo, per avere maggiori conferme in merito al bonus 1000 euro e, in generale, alle misure del prossimo decreto ristori 5, bisognerà attendere la sua pubblicazione e, dunque, la lettura dei testi definitivi.

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