L’Inps ha pubblicato il report sul reddito di cittadinanza. Ciò che risulta subito in evidenza è il dato sulle revoche della prestazione. Infatti, nel 2021 sono stati scoperti numerosi casi di frode. Il filo conduttore è sempre lo stesso. La falsa attestazione dei dati richiesti dalla norma di riferimento.
Il Governo è al lavoro per cambiare le regole di accesso e probabilmente anche le modalità di determinazione dell’importo spettante.
Ecco i possibili futuri scenari.
Il Report dell’Inps
Nel report pubblicato dall’Inps, si legge che nel 2021 è stato revocato il beneficio a quasi 110mila nuclei, mentre nell’intero anno 20204 erano stati 26mila.
Nel mese di dicembre 2021 i nuclei beneficiari di Reddito di Cittadinanza sono 1,2 milioni (90%) mentre i nuclei beneficiari di Pensione di Cittadinanza sono 143 mila (10%), per un totale di 1,38 milioni di nuclei. Tale composizione varia in virtù della zona geografica: i nuclei percettori di RdC, rispetto ai nuclei percettori di PdC, hanno un peso minore nelle regioni del Nord, e maggiore al Centro e soprattutto nel Sud e Isole.
A fronte di circa 1,38 milioni di nuclei percettori sono state coinvolte più di 3 milioni d persone, così ripartite: 2 milioni nelle regioni del Sud e nelle Isole, meno di 600 mila nelle regioni del Nord e più di 400 mila in quelle del Centro.
Il reddito di cittadinanza. Un meccanismo da cambiare
Proprio sulla differenziazione Nord Sud, si dovrebbero porre le basi per modificare il meccanismo di riconoscimento del Rdc.