In questi ultimi giorni di campagna elettorale, i leader dei vari partiti politici non se le stanno mandando di certo a dire. Giuseppe Conte è stato accusato di voto di scambio (soprattutto al sud) per via del reddito di cittadinanza.
In particolare, in questi giorni, c’è stato un acceso dibattito tra il giornalista Alessandro Sallusti e Giuseppe Conte. I due si sono confrontati (e scontrati) nel programma televisivo condotto da Giovanni Floris “Di Martedì”, su La 7. Sallusti ha accusato Conte di fare voto di scambio, in particolare al Sud.
“Chiunque promette soldi non in cambio di lavoro, ha spiegato Sallusti, vince e raccoglie consensi alle elezioni, è un dato di fatto. (…) Conte, soprattutto al Sud, fa voto di scambio: tu mi voti e io ti lascio il Reddito di Cittadinanza. Se prometti di mettere soldi freschi nelle tasche degli italiani, la gente ti vota”.
Anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, parla apertamente di voto di scambio: “L’operazione sul reddito al Sud è il più grande scandalo per la politica, perché è esattamente un voto clientelare, in qualche modo valorizzato come tale, perché dice ‘se vi tolgono il reddito, faremo la guerra civile’. Un irresponsabile scandaloso”.
Secondo adnkronos.com, il reddito di cittadinanza vale più di 3 milioni di voti, la maggior parte dei quali proveniente dal sud Italia. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Quanti voti vale il reddito di cittadinanza?
Ma quanti sono i percettori del reddito di cittadinanza? e quanto è l’importo medio dell’assegno?
Con l’ultimo osservatorio sul reddito di cittadinanza dell’INPS, relativa al mese di luglio 2022, è stato reso noto che nei primi sette mesi del 2022, i nuclei beneficiari di almeno una mensilità di Reddito di Cittadinanza sono stati 1,61 milioni, per un totale di 3,52 milioni di persone coinvolte.
La distribuzione per aree geografiche relativa vede 443 mila persone beneficiarie al Nord, 340 mila al Centro e oltre 1,7 milioni nell’area Sud e Isole.
Al sud, come abbiamo, ci sono molti più percettori di reddito di cittadinanza rispetto che al resto d’Italia. Ad ogni modo, l’ex premier Giuseppe Conte non accetta questi attacchi e replica alle accuse: “il reddito è un sistema di protezione sociale di cui sono orgoglioso. (…) Tutti i Paesi che hanno un sistema di protezione sociale hanno quindi un sistema clientelare?”. E poi ancora: queste sono accuse infamanti, ma non per il Movimento 5 stelle. È un’accusa molto brutta per tutti coloro che sono percettori del reddito di cittadinanza. E’ brutto attaccare chi è in difficoltà”, ha concluso il leader del Movimento 5 Stelle.