Il PSG si ritira dalla corsa per avere in rosa Paul Pogba, il quale in settimana ha deciso di non rinnovare il contratto in scadenza con il Manchester United. E così, il ritorno alla Juventus del centrocampista francese è diventata l’ipotesi numero uno di questo pre-calciomercato estivo. Anzi, al momento non esistono proprio altre piste. Pare che i dirigenti bianconeri siano in contatto costante con il procuratore Rafael Pimenta e che la firma per l’ingaggio sia solo questione di dettagli.
I numeri di Pogba tra Juventus e Manchester United
Quando nel 2016 Andrea Agnelli lo rivendette ai Red Devils, incassò 72,6 milioni di euro. Altri 27 milioni andarono al procuratore Mino Raiola. In tutto, gli inglesi spesero 110 milioni, allora la cifra più alta di sempre nella storia del calcio. Da quella cessione, la Juventus maturò una plusvalenza di circa 68 milioni, certamente la maggiore realizzata in Serie A nel decennio. Poté anche liberarsi di un maxi-stipendio di 9 milioni lordi a stagione, nonché di 1,5 milioni di ammortamento annuale.
Insomma, la cessione di Pogba fu un affare sul piano finanziario, forse molto meno su quello sportivo. La Juventus lo rimpiazzò subito con Gonzalo Higuain, acquistato dal Napoli per 90 milioni. E fu l’operazione più costosa fino ad allora in Serie A. Ma le aspettative andarono subito deluse, tant’è che l’argentino fu concesso in prestito al Milan due anni più tardi e dopo ancora al Chelsea. Neppure l’ingaggio clamoroso di Cristiano Ronaldo fu sufficiente per vincere la Champions League.
Conti Juventus in forte deficit
Cinque anni dopo e centinaia di milioni spesi, la Juventus offrirebbe a Pogba un contratto di tre anni per 8 milioni netti a stagione più bonus.
L’arrivo di Pogba a parametro zero sarebbe un’ottima notizia per Agnelli, dati i conti mostruosamente negativi della società. Nei mesi scorsi, è stata varata la seconda ricapitalizzazione in due anni: 400 milioni di euro, di cui 265 a carico di Exor, la holding di casa Agnelli. Dal 2019, 700 milioni di aumenti. E il primo semestre si è chiuso con un deficit di 119 milioni contro perdite per 113,7 milioni dello stesso periodo della stagione precedente. Le perdite d’esercizio al 30 giugno 2021 ammontarono a 210 milioni. Peraltro, il piazzamento al quarto posto in campionato garantirà alla Juventus minori entrate sui diritti TV distribuiti in base alla classifica: appena 2 milioni di euro contro gli 8 del Milan.