Iliad, il nuovo operatore low cost, ha fatto il suo debutto in Italia a fine maggio 2018 ed ha proposto un pacchetto mensile a soli 5,99 euro. Esso include messaggi e minuti illimitati nonché 30 Gb di internet in 4G. Molti consumatori, quindi, hanno deciso di optare per tale operatore. A quanto pare, però, l’Aeci (che è l’Associazione Europea dei consumatori) ha presentato un esposto al Garante della Privacy, all’Agcom e all’Agcm per pratiche commerciali scorrette.
Aeci contro Iliad: cosa succede?
Tra le accuse rivolte dall’Associazione Europea Consumatori ad Iliad in primis vi è la presunta scarsa trasparenza nei confronti dei clienti.
Iliad viene accusato anche per le clausole vessatorie in quanto in alcuni casi l’operatore, si legge, potrà sospendere il servizio completamente o in parte con ogni mezzo e senza che vi siano per gli utenti delle compensazioni o dei rimborsi. Anche questa volta il problema di fondo è che non vi sono elementi per capire per quale motivo il servizio potrebbe essere sospeso. Inoltre l’Aeci asserisce che la comunicazione inerente all’attivazione dei servizi per il traffico extra soglia non è proprio trasparente.
Iliad accusata di poca trasparenza nelle offerte
L’Associazione Europea dei Consumatori accusa Iliad anche perché all’utente, soltanto nella parte finale del form di richiesta, viene comunicato che per ottenere la sim Iliad dovrà pagare ulteriori 9,99 euro. Il metodo di pagamento pre-impostato, invece, è quello con la carta di credito mentre gli altri metodi ci sono ma in caratteri più piccoli.
Secondo l’Aeci, infine, vi è poca trasparenza nelle tariffe per il roaming. Il costo del traffico extrasoglia ovvero la comunicazione di Iliad che è possibile navigare a 0,90 centesimi ogni 100 Mb all’esaurimento dei giga della promozione, invece, non è conforme alla delibera 326/10/CONS dell’Agcom secondo la quale è il cliente a dover accettare il pagamento di costi extra finiti i giga disponibili e deve comunicarlo in forma scritta e non il contrario.
L’Aeci torna poi a sollevare il problema posto dalla Tim pochi giorni fa secondo il quale le simbox non sarebbero sicure per l’utente. Ora si attende la decisione delle Authority che potrebbero anche non prendere in considerazione tali lamentale.
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