Quando finirà l’emergenza immigrazione, anzi….l’emergenza immigrazione finirà mai per davvero?
– G.T.: L’emergenza propriamente detta potrebbe finire solamente con un accordo strutturale tra Libia ed Europa. Serve stabilizzare il Nord Africa dopo la fase devastante delle Primavere Arabe di obamiana memoria, che Tunisia a parte, non ha portato da nessuna parte più democrazia, libertà, pace e benessere. Tutt’altro. Ma la fine dell’emergenza non implica anche la cessazione totale degli sbarchi o degli arrivi per altre via dei clandestini.
Fino a quando la differenza di reddito tra il nostro continente e quello africano sarà abissale, fino a quando alla nostra ricchezza si contrapporrà la miseria in ampie aree dell’Africa, è inevitabile che si perpetui il bisogno di milioni di giovani braccia di trovare una vita migliore altrove. Per questo serve quel piano Marshall di cui ho parlato al piano precedente e che non è affatto una boutade, quanto l’unica soluzione possibile per evitare che tra anni l’Europa versi in stato di anarchia, attraversata da tensioni sociali interne e da conflitti politici sempre meno contenibili. Ripeto ancora una volta: stanziare miliardi di euro all’anno per l’Africa equivale a sottoscrivere una polizza assicurativa per la nostra protezione futura. E’ chiaro, però, che bisognerà spendere anche bene, ovvero indirizzare le risorse verso investimenti necessari, produttivi e che contribuiscano al rapido sviluppo di quei territori.
-C.P.:Ci vorrà un bel po’ di tempo. Non finirà in tempi brevi e probabilmente si rivelerà essere una delle più grandi migrazioni della storia dell’umanità. Visto che mi sento in vena di profezia e giusto per scandalizzare i puristi dell’etnia italiana (che, ovviamente, non esiste), bisogna arrendersi all’idea che, in capo a un paio di secoli, saremo tutti mulatti.