Roma caput mundi dicevano i latini. Il mercato immobiliare della capitale non sembra però riflettere questo antico detto popolare. Da alcuni anni i prezzi delle case sono in discesa e il trend non sembra arrestarsi.
Colpa della eccessiva tassazione degli immobili (Imu)? O perdita d’interesse degli investitori nella capitale d’Italia? Un problema che sembrava non dovesse porsi mai nella città eterna, eppure da 5 anni a questa parte qualcosa è cambiato.
Gli interessi degli acquirenti si sono spostati verso grandi città meno costose.
Mercato immobiliare in crisi anche a Roma
Il problema a Roma, come del resto in tutta Italia, è che con la crisi in atto dal 2008-2009, il potere d’acquisto degli italiani è sceso e continua a scendere. La pandemia, poi, darà un ulteriore colpo di grazia al mattone negli anni a venire.
L’andamento dell’economia nazionale non lascia presagire nulla di buono per gli anni a venire – osservano gli agenti immobiliari -. Inutile illudersi in una ripresa, come di anno in anno si tenta di fare. Se l’occupazione cala, i salari non crescono e le pensioni tendono ad assottigliarsi, difficile pensare a una ripresa a breve dei prezzi delle case. Inoltre, le spese e le tasse sul mattone incombono ogni anno e col passare del tempo aumentano i proprietari che vogliono disfarsi del problema.
A Roma cresce la domanda di case più grandi
Tuttavia, con i prezzi ai minimi storici e le richieste di immobili più grandi, a Roma ci sono tutte le condizioni per la ripresa del mercato nel post Covid.
“Prezzi congelati e una domanda orientata a tagli più grandi incontra una favorevole congiuntura nell’offerta di immobili a Roma, dove la maggior parte di quelli in vendita è composta da trilocali e quadrilocali”.
Resta forte la domanda solo nei quartieri centrali
Analizzando le oltre 300 mila ricerche settimanali effettuate su Immobiliare.it, spiega una nota, solo a Roma emerge come l’interesse dei potenziali acquirenti rimanga forte nelle classiche zone ad alta attrattività. Come Centro Storico, Prati, Salario e Parioli. Ma a queste si aggiungono alcune nuove aree che negli ultimi anni sono state protagoniste di fenomeni di rigenerazione endogena. Primo fra tutti il quartiere di Pigneto, dove i valori immobiliari hanno iniziato a crescere, spinti dalla vivacità della zona.
Secondo un sondaggio svolto a ottobre sugli utenti di Immobiliare.it, più di una persona su quattro (26%) dichiara di avere una maggiore determinazione nella ricerca di una nuova casa. Tra queste, il 36% è mosso dalla necessità di avere maggiori spazi, maturata durante il primo lockdown quando le case da dormitori sono diventate unico ambiente in cui si viveva e lavorava.