Come si fa a passare dall’altare alla polvere in così breve tempo? Chiedere ai Ferragnez. Esattamente cinque mesi fa esplodeva il caso pandoro con la sanzione inflitta dall’Antitrust a Chiara Ferragni e Balocco per pubblicità ingannevole. Le parti furono accusate di avere confuso i consumatori circa un’iniziativa di beneficenza portata avanti un anno prima a Natale a favore dei bambini malati dell’ospedale Regina Margherita. Tema delicatissimo. Agli inizi sembrò una notizia certamente sensazionale, data la fama dell’influencer, ma destinata ad essere archiviata nel giro di qualche giorno.
Ferragnez nati da una canzone
I Ferragnez, cioè Chiara Ferragni e Fedez, raggiungono il picco di popolarità proprio l’anno scorso. La loro storia d’amore inizia nel 2016 con lui che la prendeva in giro nel brano insieme a J-Ax “Vorrei, ma non posto” con la frase “Il cane di Chiara Ferragni ha il papillon di Vuitton”. Conosciutisi subito dopo, i due scalano le vette dello star system. Insieme arrivano a valere quasi 45 milioni di follower soltanto su Instagram. Una potenza comunicativa e di affari che in Italia non ha paragoni.
Ascesa di Ferragni e Fedez
Con la pandemia l’immagine dei Ferragnez si rafforza ulteriormente. Non passa inosservata la loro donazione per la creazione di nuovi posti letto all’ex Fiera di Milano. A fine 2020 il comune meneghino li celebra con l’assegnazione dell’Ambrogino d’oro, un riconoscimento che spetta a personalità che si sono distinte nel panorama sociale e imprenditoriale del capoluogo lombardo. Marito e moglie escono dalla dimensione soltanto social per entrare nei dibattiti “alti”.
Fedez che attacca la Rai per la presunta censura al Concertone dell’1 maggio, Fedez che spara a zero contro la Chiesa sul concordato, Fedez che lamenta che la nonna non abbia potuto vaccinarsi contro il Covid per il servizio sanitario carente della Regione Lombardia. Tutto manda il mondo progressista in brodo di giuggiole. E il meglio forse arriva con il Festival di Sanremo 2023. Lei sul palco legge una lettera a sé stessa bambina e diventa un’icona del femminismo, lui dalla platea si scatena in gesti erotici omosexy con Rosa Chemical e diventa un paladino dei diritti civili e della libertà di pensiero. In Italia, si sa, basta poco per assurgere a mito di qualcosa.
Crisi di followers sui social
Poi, la caduta. Il pandoro-gate, le uova di Pasqua, l’addio degli sponsor, il mancato rinnovo di lei nel cda di Tod’s, da ultimo la sostituzione di Pantene con una modella che le somiglia per gli spot televisivi. Nel frattempo, lo choc per i fan: la coppia si separa. Lui non perdonerebbe a lei di avere rovinato il business, lei non perdonerebbe a lui di non esserle stato sufficientemente vicino nel momento del bisogno. Fatti loro. Sta di fatto che i Ferragnez perdono in tutto oltre 1 milione di follower in cinque mesi: 700 mila lei, 350 mila lui.
Fedez indagato per pestaggio di Christian Iovino
E negli ultimi giorni, una storia ancora più agghiacciante. Fedez è indagato dalla Procura di Milano per rissa e lesioni ai danni di Christian Iovino, personal trainer di Ilary Blasi. I carabinieri lo hanno denunciato per un pestaggio ai suoi danni sotto casa, della cui responsabilità il rapper nega ogni addebito.
Impero Ferragnez si sgretola
La vicenda giudiziaria importa poco, così come per il pandoro ai danni di Ferragni. Il punto è che l’immagine dell’ex coppia si è sporcata a livelli che non osavamo neppure pensare fino a pochi mesi fa. Da miti della beneficenza a indagati per reati gravi. Dell’impero Ferragnez resta ben poco. Lei si limita a pubblicizzare i prodotti col suo marchio, data la fuga degli sponsor. Per lui si prospettava fino a pochissimo tempo fa una carriera luminosa in tv, ma pare che le porte gli si siano chiuse. Sono diventati personaggi “tossici” da cui tenersi alla larga per non essere accostati a fatti negativi o semplicemente per evitare la derisione sui social. Perché così funziona il mercato basato sulla sola immagine; basta un venticello per far cadere giù tutto.