Anche per l’IMU 2021 le scadenze di versamento (salvo proroghe) sono fissate al 16 giugno 2021 (acconto) e 16 dicembre 2021 (saldo). Il 2021 è anche il secondo anno di applicazione della nuova IMU istituita con la Legge di bilancio 2020. Ricordiamo, infatti, che dal 1° gennaio 2020 sono sparite le vecchie IMU e TASI le quali sono, invece, accorpate nella nuova IMU, la cui disciplina ricalca sostanzialmente quella della vecchia IMU (in essere fino al 31 dicembre 2019).
Lo stesso legislatore, come per la vecchia disciplina, anche per la nuova continua a prevedere un importo minimo al di sotto del quale il tributo non deve essere versato.
Importo minimo IMU 2021: il comune può decidere
Come per gli anni trascorsi, anche per l’IMU 2021, l’importo minimo al di sotto del quale non occorre procedere al versamento è fissato a 12 euro, con la possibilità per i comuni di stabilire, con apposita delibera, un importo minimo più alto.
Come si legge nel regolamento IMU pubblicato sul sito istituzionale IFEL, all’art. 9
L’imposta non è dovuta qualora essa sia uguale o inferiore a 12 euro. Tale importo si intende riferito all’imposta complessivamente dovuta per l’anno e non alle singole rate di acconto e di saldo.
Dunque, l’importo minimo IMU 2021 deve considerarsi come complessivo per l’imposta.
Esempio
L’importo IMU 2021 dovuto in acconto è pari a 4 euro e quello a saldo di 4 euro. In questo caso il contribuente non versa l’IMU 2021 (ne acconto ne saldo) pocihé complessivamente l’imposta dovuta è pari a 8 euro (ossia inferiore all’importo minimo).
Per contro se ad esempio, l’acconto IMU 2021 è pari ad 10 euro e quello del saldo anch’esso ad 10 euro, il contribuente potrà saltare la scadenza del 16 giugno 2021 ma dovrà mettersi in regola in sede di saldo versando i complessivi 20 euro (oppure potrebbe versare 10 euro in acconto ed 10 euro a saldo).
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