Imposta di bollo su conto corrente, libretto risparmio, conto deposito e quando non si paga

Ecco cos'è l'imposta di bollo, quando si paga su conto corrente, libretto risparmio, conto deposito e quando non si paga.
6 anni fa
1 minuto di lettura

Con il Decreto Salva Italia nel 2012 venne introdotta l’imposta di bollo sul conto corrente. Essa non è altro che un’imposta annuale dovuta da chi ha un conto corrente, un libretto di risparmio, un conto deposito o un deposito bancario. Ma cos’è esattamente l’imposta di bollo e quando si deve pagare?

Conto corrente e l’imposta di bollo

L’imposta di bollo sul conto corrente è un’imposta annuale che i titolari devono pagare se la giacenza media dei loro risparmi è superiore a cinquemila euro.

Qualora si abbia tale situazione, allora l’imposta di bollo da pagare sarà di 34,20 euro per le persone fisiche e 100 euro per le persone giuridiche o i soggetti diversi dalle persone fisiche (in quest’ultimo caso qualunque sia la giacenza, si pagherà infatti anche se sul conto si ha meno di cinquemila euro). Si ricorda che l’imposta verrà calcolata con la medesima periodicità di rendicontazione adottata dalla Banca, solitamente quest’ultima invia quella annuale al 31 dicembre e addebita l’imposta di bollo proprio in quel periodo. Qualora il conto dovesse essere chiuso prima della fine dell’anno, allora l’imposta verrà calcolata considerando soltanto i mesi di apertura del conto corrente. Non si pagheranno quindi 34,20 euro ma di meno.

L’imposta di bollo ed il libretto di risparmio e conto deposito

Quanto detto per il conto corrente vale anche per il libretto di risparmio sia esso bancario o postale. Qualora la giacenza media sia superiore ai cinquemila euro, allora le persone fisiche pagheranno 34,20 euro di imposta di bollo. Anche le persone giuridiche dovranno pagare l’imposta di bollo, indipendentemente dal saldo, che sarà di 100 euro. L’imposta di bollo sui conti deposito, bfp, certificato di deposito e altri strumenti finanziari, invece, varia. Per quelli che hanno un conto deposito, l’imposta sarà pari al 2 per mille della somma depositata.

Vi sarà però una grossa distinzione tra le persone fisiche e quelle giuridiche in quanto il tetto massimo per questi ultimi sarà senza limite mentre per le persone fisiche di 14.000 euro.

Quando non si applica l’imposta di bollo

Non tutti devono pagare l’imposta di bollo. I conti corrente di base, ad esempio, sono esenti da tale imposta. Essi sono quelli riservati alle persone fisiche che hanno un ISEE inferiore ai 7.500 euro. Inoltre quando il conto presenta un saldo negativo, anche in quel caso, l’imposta non viene applicata. Ovviamente non devono pagare l’imposta di bollo anche coloro che hanno un conto corrente o un libretto di risparmio con giacenza media annua inferiore ai cinquemila euro.

Leggete anche: Buoni fruttiferi postali di Poste Italiane: tassi, rendimento ed interessi degli ordinari e dei dedicati ai minori.

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.