Imposta successione, in gazzetta ufficiale le nuove regole di liquidazione

In vigore l’autoliquidazione dell’imposta di successione che semplifica le procedure e responsabilizza maggiormente i contribuenti
3 mesi fa
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tassa di successione
Foto © Pixabay

Il 2 ottobre 2024 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legislativo n. 139/2024, che introduce importanti novità nel campo dei tributi indiretti diversi dall’IVA, tra cui una significativa modifica riguardante l’imposta di successione.

Questo decreto, frutto della delega fiscale, introduce un nuovo sistema di gestione delle imposte successorie basato sull’autoliquidazione. Un cambio di paradigma rispetto al precedente modello in cui era l’ufficio competente a effettuare il calcolo e la liquidazione dell’imposta.

Il principio di autoliquidazione dell’imposta di successione

La modifica più rilevante introdotta dall’articolo 1 del decreto è l’implementazione del principio di autoliquidazione dell’imposta di successione.

In sostanza, a seguito della presentazione della dichiarazione di successione, il contribuente è chiamato a determinare autonomamente l’importo dell’imposta dovuta. Con il conseguente versamento entro novanta giorni dal termine previsto per la presentazione della dichiarazione stessa. Questo approccio, simile a quanto avviene per altri tributi, mira a semplificare le procedure burocratiche. E ad aumentare l’efficienza dell’amministrazione fiscale.

In precedenza, il processo di liquidazione era di competenza dell’ufficio che, esaminata la dichiarazione di successione, determinava l’ammontare dell’imposta dovuta e ne notificava l’importo al contribuente. Con l’introduzione del sistema di autoliquidazione, invece, è il cittadino a farsi carico dell’intero processo di calcolo e pagamento, con una conseguente riduzione delle tempistiche e delle incombenze amministrative.

Modalità di presentazione della dichiarazione e controlli dell’ufficio

La presentazione della dichiarazione di successione, ricordiamo, da qualche anno avviene ora esclusivamente in modalità telematica, secondo le modalità stabilite da un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate. Questa modalità mira a favorire una maggiore trasparenza e accessibilità del processo, riducendo il rischio di errori e semplificando le operazioni per i contribuenti.

Per i soggetti non residenti, invece, è ancora possibile inviare la dichiarazione tramite raccomandata, in modo da garantire un canale di comunicazione più adeguato alle loro esigenze.

Questa eccezione riconosce le difficoltà che potrebbero sorgere per chi si trova all’estero nell’adeguarsi al sistema telematico italiano.

Una volta presentata la dichiarazione e autoliquidata l’imposta di successione (se dovuta), l’ufficio fiscale procederà a verificare la correttezza dell’importo versato e la sua coerenza con i dati indicati nella dichiarazione. Tali verifiche, che potranno essere eseguite anche mediante procedure automatizzate, hanno lo scopo di garantire che il contribuente abbia rispettato tutte le disposizioni normative e che l’importo versato corrisponda a quanto effettivamente dovuto. In caso di incongruenze o irregolarità, l’ufficio potrà richiedere ulteriori chiarimenti e, se necessario, rettificare l’importo dovuto.

Visure catastali non più da allegare

Il nuovo sistema di autoliquidazione dell’imposta di successione non solo semplifica il processo per i contribuenti, ma introduce anche alcune agevolazioni specifiche. Tra queste, l’eliminazione dell’obbligo di allegare alla dichiarazione le visure catastali relativi agli immobili inclusi nella successione. Tale misura rappresenta un significativo passo avanti nella semplificazione delle procedure, riducendo il numero di documenti da reperire e presentare e facilitando la compilazione della dichiarazione.

Questa novità si inserisce in un più ampio contesto di digitalizzazione e modernizzazione dell’amministrazione fiscale italiana, volta a migliorare l’efficienza e la tempestività delle procedure e a favorire una maggiore compliance fiscale da parte dei cittadini.

Nuove regole imposta successione: implicazioni

L’introduzione del principio di autoliquidazione dell’imposta di successione comporta un cambiamento radicale per i contribuenti. Da un lato, essi acquisiscono una maggiore responsabilità nel determinare l’importo dell’imposta dovuta. Il che implica la necessità di avere una conoscenza adeguata delle normative fiscali in vigore. Dall’altro lato, questo sistema permette di ridurre i tempi di attesa per la definizione delle pratiche di successione. E di eliminare le possibili discrepanze derivanti dalla gestione delle pratiche da parte dell’ufficio.

Per l’amministrazione fiscale, il nuovo sistema rappresenta una sfida, poiché richiede l’implementazione di strumenti informatici avanzati per il controllo delle dichiarazioni e per la gestione delle comunicazioni con i contribuenti. Tuttavia, se ben implementato, questo approccio può contribuire a una maggiore efficienza nell’attività di controllo e a un migliore utilizzo delle risorse.

Si tenga presente che la novità ha effetto a partire dal 1° gennaio 2025.

Riassumendo…

  • Pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 2 ottobre 2024 il decreto attuativo delle nuove regole previste dalla delega fiscale in tema di tributi indiretti diversi dall’Iva (Dlgs n. 139/2024).
  • Si introduce l’autoliquidazione dell’imposta di successione, semplificando le procedure fiscali.
  • Il contribuente calcola e versa l’imposta entro 90 giorni dalla dichiarazione di successione.
  • Dichiarazione presentata online; raccomandata ammessa per i non residenti.
  • Eliminato l’obbligo di allegare estratti catastali per immobili inclusi nella successione.
  • L’ufficio fiscale verifica l’autoliquidazione tramite controlli automatizzati, garantendo la correttezza del versamento.
  • Riforma fiscale volta a ridurre burocrazia e migliorare l’efficienza del sistema tributario.
  • La novità decorre dal 1° gennaio 2025.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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