Quando si affronta una transazione immobiliare o si stipula un atto pubblico, le imposte dovute (imposta di registro, imposta ipotecaria, ecc.) sono pagate al notaio. Nel senso che la provvista necessaria a pagarle sono affidate al notaio, il quale poi ha il compito di riversarle all’erario
Cosa accade se il notaio non adempie al suo obbligo di versare tali imposte all’Agenzia delle Entrate?
Una recente ordinanza della Corte di Cassazione (n. 26800 del 15 ottobre 2024) ha chiarito che, in tali casi, le parti contraenti rimangono comunque responsabili per il pagamento delle imposte, anche se hanno già consegnato al notaio le somme necessarie per adempiere a conto obbligo.
Questo principio, ribadito dalla Suprema Corte, pone in evidenza il delicato equilibrio tra il ruolo di garanzia affidato al notaio e la responsabilità fiscale diretta delle parti.
Il ruolo del notaio nelle imposte: garante, ma non sostituto del contribuente
Secondo la Corte di Cassazione, il notaio assume un ruolo di garanzia che ha l’obiettivo di assicurare che le imposte dovute siano effettivamente versate all’erario. Questo incarico deriva dalla legge, che attribuisce al notaio il compito di riscuotere le somme necessarie dalle parti e di trasferirle allo Stato. Tuttavia, questo ruolo non elimina la responsabilità primaria delle parti contraenti in quanto soggetti titolari dell’obbligo fiscale.
In altre parole, il notaio funge da intermediario tra le parti e l’Agenzia delle Entrate, ma non diventa il contribuente al posto delle parti stesse. Come specificato dalla Corte, l’obbligazione tributaria deriva esclusivamente dal presupposto impositivo che si manifesta con l’atto stipulato dalle parti. La loro partecipazione a un contratto, come la compravendita di un immobile, è infatti l’espressione diretta della capacità contributiva richiesta dal sistema fiscale.
La mancata liberazione delle parti: responsabilità fiscale solidale
Una delle questioni centrali affrontate dalla Corte riguarda il mancato versamento delle imposte da parte del notaio e le conseguenze per le parti contraenti.
Secondo i giudici, non esiste alcuna norma che sancisca che il pagamento al notaio abbia efficacia liberatoria rispetto agli obblighi fiscali delle parti. Di conseguenza, se il notaio non versa le imposte dovute, l’Agenzia delle Entrate può legittimamente rivalersi direttamente sulle parti per il recupero delle somme, indipendentemente dall’illecito commesso dal notaio.
Questo principio è stato già riconosciuto in passato, come evidenziato dalla sentenza della Corte Cassazione n. 13653/2009, in cui venne dichiarata infondata una questione di legittimità costituzionale relativa alla responsabilità solidale delle parti. Anche in quel caso, si sottolineava che il versamento delle somme al notaio non modifica l’obbligazione fiscale primaria delle parti nei confronti dello Stato.
Le implicazioni pratiche per le parti contraenti
Per chi stipula un contratto, questa decisione ha implicazioni significative. Innanzitutto, le parti devono essere consapevoli che il pagamento delle imposte non si esaurisce con la consegna delle somme al notaio. Se quest’ultimo non adempie al proprio obbligo, le parti rischiano di essere chiamate a versare nuovamente le somme già corrisposte, trovandosi di fatto a dover affrontare una doppia spesa.
Pertanto, è essenziale adottare misure di tutela. Una buona pratica potrebbe essere quella di richiedere conferma del versamento delle imposte da parte del notaio, ad esempio attraverso la consegna delle ricevute di pagamento. Inoltre, nel caso in cui emergano irregolarità, le parti possono valutare l’eventuale azione legale nei confronti del notaio per il recupero delle somme indebitamente trattenute.
Imposta al notaio: il ruolo della legge nella tutela delle parti
Nonostante il quadro giuridico attuale sottolinei la responsabilità solidale delle parti, la sentenza solleva alcune riflessioni sulla necessità di una maggiore tutela per chi stipula contratto compie altri atti dal notaio.
Al contempo, la normativa vigente non considera il notaio un soggetto obbligato al pagamento delle imposte, ma solo un garante del loro corretto versamento. Questo aspetto evidenzia una certa asimmetria tra le responsabilità attribuite alle parti e quelle del notaio, che meriterebbe forse un intervento legislativo per meglio bilanciare le rispettive posizioni.
Riassumendo…
- Responsabilità fiscale: le parti sono responsabili delle imposte, anche se versate al notaio.
- Ruolo del notaio: è garante delle imposte ma non sostituisce i contribuenti.
- Solidarietà fiscale: l’Agenzia delle Entrate può rivalersi sulle parti per le imposte non versate.
- Tutela delle parti: richiedere conferme di pagamento per evitare doppie imposizioni.
- Normativa attuale: il pagamento al notaio non libera le parti dall’obbligo fiscale.
- Riflessioni giuridiche: serve maggiore equilibrio normativo per tutelare le parti contraenti in buona fede.