Arrivano nuovi incentivi in favore dell’imprenditoria femminile. Infatti, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, (GU Serie Generale n.296 del 14-12-2021), il decreto che regola le modalità di intervento del Fondo a sostegno dell’impresa femminile istituito dalla Legge di bilancio 2021. L’obiettivo del fondo è quello di promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile. Il fondo ha anche altri obiettivi.
L’intervento si basa sul un mix di incentivi che spaziano dal contributo a fondo perduto al finanziamento agevolato.
Gli incentivi operano in favore dei settori quali: produzione di beni nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli; fornitura di servizi, in qualsiasi settore; commercio e turismo.
Il fondo per l’imprenditoria femminile nella Legge di bilancio 2021
Il comma 97 della Legge n°178/2020, Legge di bilancio 2021, ha istituito un fondo ad hoc per favorire l’imprenditoria femminile.
Nello specifico:
è istituito, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, il «Fondo a sostegno dell’impresa femminile», con una dotazione di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, destinato al fine di promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori dell’imprenditorialita’ e del lavoro tra la popolazione femminile e massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese.
La Legge di bilancio rimandava all’adozione di un decreto:
- la ripartizione della dotazione finanziaria del Fondo tra i diversi interventi;
- le modalita’ di attuazione,
- i criteri e i termini per la fruizione delle agevolazioni.
Ebbene, il decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 17 dicembre.
Le regole attuative del Fondo
Il decreto individua meglio le finalità di intervento del fondo.
Nello specifico, gli incentivi possono essere destinati:
- alla nascita e lo sviluppo delle imprese femminili;
- allo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili.
In base a quanto riportato sul portale del Mi.
- possono beneficiare degli “incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili” le imprese femminili costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, e le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Anche le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile possono accedere agli incentivi;
- possono beneficiare degli “incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili” le imprese femminili costituite da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, e le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.
A quanto ammontano gli incentivi?
Gli incentivo ossia la portata degli stessi variano a seconda delle linee di intervento (nascita o consolidamento) e delle spese ammissibili previste nei programmi di investimento.
Nello specifico:
- per gli incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la sola forma del contributo a fondo perduto per un importo massimo pari a: 80% delle spese ammissibili e comunque fino a euro 50.000,00, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili non superiori a euro 100.000,00; 50% delle spese ammissibili, per i programmi di investimento che prevedono spese ammissibili superiori a euro 100.000,00 e fino a euro 250.000,00;
- per gli incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la forma sia del contributo a fondo perduto sia del finanziamento agevolato.
In tale ultimo caso:
- per le imprese femminili costituite da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse fino a copertura dell’’80% delle spese ammissibili,
- in egual misura in forma di contributo a fondo perduto e in forma di finanziamento agevolato.
Con successivo provvedimento del Mi.
La procedura sarà gestita da Invitalia.