IMU 2023, l’alluvione rimanda l’acconto del 16 giugno

L’alluvione che ha messo in ginocchio i territorio dell’Emilia Romagna (e non solo) rimanda l’acconto IMU 2023, ma non per tutti
2 anni fa
2 minuti di lettura
imu
Foto © Licenza Creative Commons

L’acconto IMU 2023 è in scadenza venerdì 16 giugno 2023. Entro questa data dovranno andare al pagamento i possessori di immobili nei comuni del nostro Paese.

Ci sono, tuttavia, alcuni possessore per i quali il legislatore ha deciso di tendere la mano, permettendogli di rimandare il versamento senza subire sanzioni e interessi. Si tratta di coloro che hanno immobili (case, terreni, ecc.) che si trovano nei comuni colpiti dalle alluvioni che hanno flagellato l’Emilia Romagna (oltre che Marche e Toscana) agli inizi del mese di maggio 2023.

La decisione è contenuta nel decreto-legge n. 61 del 2023 (c.d. decreto alluvioni).

La sospensione dei versamenti nel decreto alluvioni

Tra le misure contenute nel menzionato provvedimento rientra quella che mette in stand-by gli adempimenti e dei versamenti tributari in scadenza tra il 1° maggio 2023 e il 31 agosto 2023.

La sospensione, interessa, tutti i versamenti tributari ricadenti nell’intervallo temporale indicato. Quindi, imposte sul reddito, imposte indirette, IMU, TARI, ecc. Rientrano nella sospensione anche:

  • gli adempimenti e i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria
  • le ritenute Irpef e le trattenute relative alle addizionali regionali e comunali, operate dai sostituti d’imposta con residenza, sede legale o sede operativa nei territori interessati.

Stop anche ai versamenti riguardanti le cartelle di pagamento. Stabilita anche la proroga della rottamazione quater.

Il beneficio di queste sospensioni è per coloro che, al 1° maggio 2023, avevano la residenza, la sede legale o quella operativa nei comuni e/o frazioni riportati nell’allegato 1 al decreto alluvioni.

Il medesimo decreto, stabilisce anche che i versamenti ricadenti nella sospensione potranno farsi in unica soluzione entro il 20 novembre 2023, senza pagare sanzione e interessi.

Acconto IMU 2023, si può rimandare per l’alluvione

Tra i tributi rientranti nella sospensione rientra anche l’IMU 2023, ed in particolare l’acconto in scadenza il 16 giugno prossimo, il quale ricade nella fascia di sospensione decisa dal decreto, ossia 1° maggio 2023 – 31 agosto 2023.

Almeno per adesso non rientra, invece, il saldo, il quale ha scadenza il 18 dicembre 2023 (essendo il 16 dicembre sabato).

Pertanto, sulla base di quanto prevede il decreto alluvione, l’acconto IMU 2023 può essere pagato entro il 20 novembre 2023, invece che entro il 16 giugno. Il tutto senza sanzione e interessi. La possibilità è riservata, tuttavia, solo a chi, alla data del 1° maggio 2023, aveva la residenza, la sede legale o quella operativa nei comuni e/o frazioni indicati allegato 1 del decreto.

Riassumendo…

  • il 16 giugno scade l’acconto IMU 2023
  • il saldo IMU 2023 scade il 18 dicembre (il 16 è sabato)
  • il decreto alluvioni (decreto-legge n. 61 del 2023) sospende i versamenti tributari ricadenti nel periodo 1° maggio 2023 – 31 agosto 2023
  • la sospensione è solo per coloro che, al 1° maggio 2023, avevano la residenza, la sede legale o quella operativa nei comuni e/o frazioni indicati allegato 1 del decreto alluvioni
  • i versamenti sospesi possono essere fatti in unica soluzione, senza sanzione e interessi, entro il 20 novembre 2023
  • in conclusione, l’acconto IMU 2023 si può pagare entro il 20 novembre 2023 (invece che entro il 16 giugno) per coloro che, al 1° maggio 2023, avevano la residenza, la sede legale o quella operativa nei comuni e/o frazioni indicati allegato 1 del decreto alluvioni.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Certificate per chi crede che il titolo tecnologico sottostante ha ancora spazio per salire
Articolo precedente

Leonteq Certificati Phoenix Memory Callable: come investire su Intel con rendimento fino al 12% annuo

Università non statale: limiti di detrazione per la Dichiarazione Redditi 2022
Articolo seguente

Detrazione Università telematica. Cosa si scarica in dichiarazione dei redditi?