Per il saldo IMU 2022 in scadenza il 16 dicembre 2022 scende in campo un’importante novità dopo la sentenza della Corte Costituzionale sulla casistica dei coniugi che stabiliscono la residenza in due diversi immobili. In primis bisogna richiamare consa prevede la legge per l’IMU abitazione principale.
Dobbiamo, quindi, partire proprio dalla definizione di abitazione principale ai fini IMU. Per tale si intende
l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e i componenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente
La definizione è espressamente sancita dal comma 741 lett. b) legge di bilancio 2020.
Il presupposto dell’imposta è il possesso dell’immobile (comma 740), intendendo per tale il titolo di proprietà o il titolo di altro diritto reale di godimento (usufrutto, enfiteusi, diritto di abitazione, ecc.). Questo, significa che se, ad esempio, l’immobile è dato in usufrutto, l’IMU la deve pagare l’usufruttuario e non il proprietario.
L’esenzione IMU abitazione principale
La legge stabilisce l’esenzione IMU abitazione principale. Tale esenzione però è prevista solo laddove la casa è appartenente a categoria catastale non di lusso. Ad esempio è un A/2.
Non c’è esenzione, invece, se il fabbricato è di categoria di lusso (ossia A/1, A/8 ed A/9). Ad ogni modo laddove sia dovuta IMU abitazione principale sono, comunque, previste delle agevolazioni, come l’aliquota d’imposta ridotta e la detrazione di 200 euro.
Il menzionato comma 741 lett. b) legge di bilancio 2020, tuttavia, pone una limitazione per l’IMU abitazione principale ai componenti della stessa famiglia. In esso si legge espressamente che
Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in comuni diversi, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile scelto dai componenti del nucleo familiare.
La sentenza della Corte Costituzionale cambia lo scenario
Quanto appena detto, sta semplicemente significando che se, ad esempio, marito e moglie hanno due case, anche se uno stabilisce residenza e dimora in una casa e l’altro coniuge stabilisce dimora e residenza nell’altra casa, essi dovrebbero scegliere quale delle due considerare abitazione principale ai fini IMU. In altri termine nel nucleo familiare, anche se ci sono più immobili, la legge dice che solo uno di essi può godere delle agevolazioni previste per l’IMU abitazione principale.
E qui che è intervenuta la Corte Costituzionale con sentenza n. 209 del 2022 che ha dichiarato illegittima tale norma. In pratica i giudici hanno ritenuto che nello stesso nucleo familiare ci possono essere più di un’abitazione principale. Ciò in quanto bisogna sempre e solo far riferimento al presupposto dell’imposta che è il possesso dell’immobile.
La sentenza ora apre la corsa ai rimborsi IMU ed ha la sua efficacia già adesso in sede di saldo a dicembre.