Esistono particolari condizioni che permettono di ottenere esenzioni IMU. L’imposta sulla casa e altri immobili. Tra questi rientra l’abitazione principale, ossia la casa in cui si risiede anagraficamente e dimora abitualmente. Nel caso di immobili non classificati come di lusso, è prevista una totale esenzione dall’IMU. Le categorie catastali considerate “non di lusso” comprendono quelle che vanno dalla A/2 alla A/7.
Al contrario, se l’immobile in cui si risiede e dimora appartiene alle categorie catastali A/1, A/8 o A/9, classificate come di lusso, l’esenzione non si applica.
Il trattamento delle pertinenze: limiti e regole
Un altro aspetto cruciale riguarda l’IMU pertinenze dell’abitazione principale, che beneficiano dello stesso regime fiscale dell’immobile principale. Tuttavia, vi è un limite preciso: si possono considerare pertinenze ai fini IMU solo tre pertinenze, a condizione che appartengano a categorie catastali specifiche.
Le categorie ammesse sono:
- C/2: cantine e soffitte non abitabili;
- C/6: box auto, posti auto e rimesse;
- C/7: tettoie aperte.
Non è possibile beneficiare dell’esenzione IMU per più di una pertinenza per ciascuna categoria catastale. Ad esempio, se un contribuente possiede due box auto (categoria C/6), solo uno di questi sarà esente dall’IMU.
Abitazione principale parzialmente locata: una situazione particolare
Un caso interessante da considerare è quello in cui l’abitazione principale sia parzialmente concessa in locazione a terzi. Questo scenario è tipico, ad esempio, di chi affitta alcune stanze della propria casa a studenti o lavoratori, continuando a risiedervi e dimorarvi abitualmente.
Se il proprietario mantiene la propria residenza anagrafica e utilizza la casa come dimora abituale, l’immobile conserva lo status di abitazione principale. Di conseguenza, se l’immobile non è di lusso, resta valido il diritto all’esenzione dall’IMU.
Ad esempio, un contribuente che affitta due camere a studenti universitari mentre continua a vivere nella stessa abitazione può ancora considerare l’immobile come abitazione principale, senza perdere l’esenzione IMU. È importante, però, che la porzione concessa in locazione non alteri l’uso abitativo prevalente dell’immobile. Ovviamente ai fini dell’esenzione, l’immobile deve esser di categoria catastale non di lusso. Se, invece, di lusso l’IMU è dovuta secondo l’aliquota IMU deliberata (agevolata) per l’abitazione principale.
Riassumendo…
- L’IMU non si applica alle abitazioni principali non di lusso (A/2-A/7).
- Le abitazioni di lusso (A/1, A/8, A/9) sono sempre soggette all’IMU.
- Pertinenze esenti: massimo tre, una per categoria C/2, C/6, C/7.
- Case parzialmente locate mantengono l’esenzione se il proprietario vi risiede e dimora abitualmente.
- L’esenzione richiede coerenza tra residenza anagrafica e uso abitativo effettivo dell’immobile.