IMU abitazione principale, NO all’esenzione senza dimora abituale

Per l’abitazione principale c’è esenzione IMU se di categoria catastale NON di lusso. Ma cosa succede se manda la dimora o la residenza?
1 anno fa
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IMU abitazione principale, categorie di lusso e NON lusso (elenco)
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Sull’abitazione principale non si paga l’IMU. Ciò non è sempre vero, in quanto è necessario, a tal fine, che siano rispettate una serie di condizioni.

Tutti considerano l’abitazione principale quella in cui si vive quotidianamente (dimora abituale) ed in cui, quindi, si ha la residenza con la propria famiglia. In genere residenza e dimora abituale coincidono. Altre volte NO.

Si pensi al caso di un soggetto che mantiene la residenza nella casa di proprietà ma poi abitualmente vive in affitto altrove per altre esigenze (lavoro, affetti, ecc.).

In questo caso, sulla casa di proprietà, quindi dove sta la residenza, c’è comunque esenzione IMU abitazione principale?

L’esenzione è solo se NON di lusso

In primis ricordiamo che, l’esenzione IMU abitazione principale scatta solo laddove si tratti di abitazione principale di categoria catastale NON di lusso. Quindi, deve essere, ad esempio, un immobile di categoria catastala A/2.

Non c’è esenzione IMU, invece, se la categoria catastale è di lusso. Pertanto è A/1, A/8 o A/9. In tal caso, comunque, sono previste agevolazioni (aliquota agevolata e detrazione di 200 euro).

Detto ciò, bisogna soffermarsi sulla definizione di abitazione principale data dal legislatore ai fini IMU. Tale definizione è contenuta al comma 741 lett. b) legge di bilanci 2020, dove è detto che

per tale si intende l’immobile in cui il possessore e i componenti del suo nucleo familiare hanno residenza e dimora abituale.

L’abitazione principale IMU: servono residenza e dimora

Dunque, perché la casa sia definita abitazione principale ai fini IMU è necessario averci stabilita la residenza e anche la dimora abituale. Quindi, non solo essere residente ma anche viverci effettivamente ed abitualmente.

Laddove manchi uno solo dei due requisiti, quell’immobile non può considerarsi abitazione principale e, quindi, non può godere delle relative agevolazioni (esenzione oppure aliquota agevolata e detrazione 200 euro).

Sul punto si è espressa anche la Corte Costituzionale (sentenza 209/2022).

Secondo i giudici l’abitazione principale ai fini IMU è solo quella in cui il soggetto passivo ha stabilito la propria residenza e dimora abituale. Inoltre, è irrilevante dove abbiano residenza e dimora gli altri componenti del nucleo familiare.

Pertanto, possiamo concludere che se c’è solo residenza e manca la dimora abituale o viceversa, c’è dimora abituale e manca la residenza, l’immobile non può considerarsi come abitazione principale.

Riassumendo…

  • l’abitazione principale ai fini IMU è la casa in cui il soggetto passivo (ad esempio il proprietario) ha la residenza anagrafica e la dimora abituale
  • secondo la normativa attuale c’è esenzione se la casa è di categoria catastale NON di lusso (ad esempio A/2)
  • non c’è esenzione IMU abitazione principale se di categoria catastale di lusso (A/1, A/8 e A/9). In tal caso, comunque, sono previste agevolazioni
  • per definire una casa “abitazione principale” è necessario che il soggetto passivo vi abbia sia la residenza anagrafica sia la dimora abituale. Devono esserci entrambe.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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