IMU abitazione principale, i rischi del trasferimento residenza

Per godere dell’esenzione IMU abitazione principale spesso i contribuenti fanno un trasferimento di residenza fittizio. Cosa si rischia?
1 anno fa
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IMU abitazione principale, i rischi del trasferimento residenza

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale del 2022, molti coniugi hanno messo residenza in due case diverse in modo da avere esenzione IMU abitazione principale su entrambi gli immobili.

Tuttavia, non tengono conto dei rischi connessi a questa cosa. Spesso, infatti, il trasferimento della residenza è solo fittizio. In altre parole si continua a vivere abitualmente nella casa diversa da quella in cui, sulla carta, la residenza è stata trasferita.

Quali sono le conseguenze nel caso in cui verrebbe scovato l’artifizio?

Definizione ed esenzione

Innanzitutto ricordiamo che il legislatore prevede esenzione IMU abitazione principale purché appartenente a categoria catastale NON di lusso.

Quindi, diversa da A/1, A/8 e A/9.
Ai fini IMU, per abitazione principale si intende l’immobile in cui il possessore, ed i componenti del suo nucleo familiare, hanno residenza e dimora abituale (comma 741 lett. b legge bilancio 2020).

Lo stesso comma 741 lett. b) dice anche che nell’ambito dello stesso nucleo familiare e in presenza di più immobili, nello stesso comune o in comuni diversi, solo uno di questi può rappresentare ai fini IMU l’abitazione principale e, quindi, godere dell’esenzione.

Questo sta a significare che, ad esempio, Antonio e Maria (marito e moglie) ognuno proprietario di una casa in cui ciascuno mette la propria residenza, solo una delle due case può considerarsi abitazione principale, mentre l’altra sarà, comunque, considerata una seconda casa.

IMU abitazione principale, il rischio della residenza fittizia

Sul citato principio del divieto della doppia abitazione principale nello stesso nucleo familiare è intervenuta, sul finire del 2022, la Corte Costituzionale. I giudici hanno dichiarato illegittimo tale principio. In particolare i supremi giudici hanno ritenuto che, ai fini IMU, bisogna far riferimento al solo presupposto dell’imposta (ossia il possesso di immobili) ed esclusivamente a dove il possessore ha la sua dimora e residenza.

Ne consegue che, all’interno dello stesso nucleo familiare è ammessa la doppia abitazione principale.

Se il marito ha la residenza in una casa e la moglie porta la residenza in altra casa, entrambe le case possono godere dell’esenzione IMU abitazione principale.

La novità ha generato la corsa al cambio di residenza per avere questo beneficio. In molti casi, tuttavia, il trasferimento, come detto è solo fittizio. Moglie e marito, anche se con residenze in case diverse, continuano di fatto a vivere sotto lo stesso tetto.

Finché il lato fittizio della cosa non si scopre, tutto fila liscio. Laddove, invece, si dovesse scovare la cosa, il rischio è quello del falso in atto pubblico, punibile con la reclusione fino a 2 anni.

Riassumendo…

  • c’è esenzione IMU abitazione principale categoria catastale non di lusso
  • l’abitazione principale è la casa in cui si ha residenza e dimora abituale
  • la Corte di Costituzionale ha ammesso la doppia abitazione principale nello stesso nucleo familiare
  • il trasferimento fittizio di residenza, se scoperto, comporta il reato di falso in atto pubblico con reclusione fino a 2 anni.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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