Il pagamento del saldo IMU 2024 è fissato per il 16 dicembre, mentre l’acconto era previsto entro il 16 giugno. Tra le agevolazioni previste dal legislatore, una delle più rilevanti è lo sconto del 50% sull’IMU per le abitazioni concesse in comodato d’uso gratuito tra genitori e figli.
Approfondiamo le caratteristiche di questa agevolazione, i requisiti per ottenerla, ei risparmi effettivi che essa comporta.
Cosa significa comodato d’uso e chi deve pagare l’IMU
L’IMU, ovvero l’Imposta Municipale Unica, è una tassa a carico dei proprietari o dei titolari di diritti reali di godimento sugli immobili, compreso il diritto di usufrutto e l’enfiteusi.
L’agevolazione del 50% sull’IMU si applica solo per le abitazioni date in comodato tra parenti stretti, ovvero tra genitori e figli (o viceversa). Con questo sconto, i genitori che cedono una casa in comodato ai figli (o viceversa) possono pagare solo metà dell’IMU prevista. Tuttavia, per ottenere questo vantaggio, è fondamentale rispettare determinati requisiti stabilità dalla legge.
I requisiti per lo sconto 50%
L’agevolazione IMU sul comodato d’uso prevede condizioni specifiche e restrittive per poter beneficiare dello sconto. Vediamole nel dettaglio.
- Categoria Catastale dell’Immobile: l’abitazione concessa in comodato non deve appartenere alle categorie catastali di lusso (A/1, A/8 e A/9). Queste categorie prevedono immobili di alta rappresentanza e prestigio, che non rientrano nei criteri agevolabili.
- Destinazione ad Abitazione Principale: chi riceve la casa in comodato (il comodatario) deve adibirla a propria residenza principale. Questo significa che deve viverci stabilmente, essendo quindi la sua abitazione effettiva e abituale.
- Registrazione del Contratto di Comodato: per usufruire dello sconto IMU comodato, il contratto, anche se verbale, deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate. Questa formalità è essenziale, in quanto assicura la tracciabilità e l’ufficialità dell’accordo.
- Unica Abitazione del Comodante: il genitore (ovvero il figlio) che cede la casa in comodato (comodante) deve possedere in Italia solo quell’abitazione oppure, in alternativa, un’altra adibita a propria residenza principale. Anche in questo caso, la seconda abitazione del comodante non deve rientrare nelle categorie catastali di lusso.
- Residenza nel Comune dell’Immobile: il comodante deve avere la residenza anagrafica e la dimora abituale nello stesso Comune in cui si trova la casa concessa in comodato.
Ad esempio, esempio, il genitore (comodante) può applicare l’agevolazione se la casa data in comodato si trova a Roma e il comodante (genitore) ha la sua abitazione principale anch’essa a Roma (purché di categoria catastale NON di lusso).
Come funziona lo sconto IMU comodato in termini di tempo
L’IMU è una tassa che si calcola in base ai mesi di possesso all’interno dell’anno solare. Di conseguenza, maggiore è il tempo in cui la casa è in comodato durante l’anno, maggiore sarà il risparmio IMU ottenibile. La normativa prevede che un mese venga contenuto per intero ai fini dell’IMU se il possesso si protrae per più della metà dei giorni di cui il mese stesso si compone.
Questo aspetto è fondamentale per calcolare correttamente l’importo dell’IMU da pagare, specialmente in caso di comodati stipulati durante l’anno. Per esempio, se la casa viene concessa in comodato il 1° settembre 2024 e tutte le condizioni per l’agevolazione risultano soddisfatte, il comodante beneficerà dello sconto IMU solo per i mesi da settembre a dicembre (quattro mesi).
Vantaggi e implicazioni dello sconto IMU comodato
Lo sconto IMU comodato tra genitori e figli può rappresentare un significativo risparmio fiscale per le famiglie, consentendo di ridurre della metà l’imposta sulla casa concessa in uso al figlio. Questo beneficio è particolarmente utile in contesti familiari in cui i genitori possiedono più di una casa nello stesso Comune, dato che possono cedere l’uso di una di queste al figlio, senza dover necessariamente ricorrere a un contratto di locazione.
Inoltre, questa agevolazione può favorire una gestione più efficiente delle proprietà immobiliari all’interno del nucleo familiare, evitando di dover lasciare gli immobili inutilizzati. Tuttavia, è importante ricordare che, sebbene lo sconto sia conveniente, esso è comunque legato al rispetto di tutte le condizioni sopra descritte. In caso contrario, l’IMU sarà interamente dovuta.
Un elemento che spesso può essere trascurato riguarda la registrazione del contratto di comodato presso l’Agenzia delle Entrate. Anche se il contratto è verbale, la legge richiede che l’accordo venga ufficialmente registrato. Il processo di registrazione è relativamente semplice ma richiese un costo. C’è da pagare l’imposta di registro di 200 euro e l’imposto di bollo da 16 euro. Questa procedura è fondamentale per ottenere il beneficio fiscale, poiché fornisce prova formale dell’accordo e della sua data di decorrenza.
Riassumendo
- Il saldo IMU 2024 scade il 16 dicembre, con agevolazioni per comodato d’uso tra familiari.
- Lo sconto IMU comodato al 50% si applica tra genitori e figli.
- L’immobile in comodato non può appartenere alle categorie catastali di lusso.
- Il contratto di comodato deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate.
- Il comodante deve risiedere nello stesso comune dell’immobile dato in comodato.
- Lo sconto si calcola sui mesi di comodato effettivi durante l’anno, nel rispetto di tutte le altre condizioni richieste.