Per l’IMU ex casa coniugale, in cui l’ex coniuge assegnatario continua a vivere con i propri figli derivanti dal matrimonio, scatta l’assimilazione ad abitazione principale. Quindi, la casa riceve lo stesso trattamento, ossia esenzione o agevolazione, a seconda della categoria catastale di appartenenza.
A tal proposito rispondiamo ad un quesito giunto in redazione in cui una nostra lettrice ci espone il suo caso. In particolare ci dice che, a seguito di separazione, il giudice ha assegna a lei la casa coniugale.
Il trattamento per l’abitazione principale
Prima di risponde è doveroso richiamare ciò che la legge prevede ai fini IMU oggi per l’abitazione principale.
Si definisce tale quella in cui il possessore, inteso come proprietario o titolare di altro diritto reale (usufrutto, enfiteusi, diritto di abitazione, ecc.), ha residenza e dimora abituale.
Non è dovuta l’IMU sull’abitazione principale se la categoria catastale di appartenenza della casa è di categoria catastale NON di lusso. Quindi, diversa da A/1, A/8 e A/9.
Si paga l’imposta, invece, se l’abitazione principale è di categoria catastale di lusso, ossia A/1, A/8 o A/9. A ogni modo è prevista un’aliquota di calcolo agevolata. È anche prevista una detrazione di 200 euro.
IMU ex casa coniugale, assimilazione ad hoc
Venendo al quesito della nostra lettrice, occorre richiamare cosa dice la legge IMU ex casa coniugale (comma 741 lett. c legge bilancio 2020), ai sensi della quale,
è assimilata ad abitazione principale la casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli, a seguito di provvedimento del giudice che costituisce altresì, ai soli fini dell’applicazione dell’imposta, il diritto di abitazione in capo al genitore affidatario stesso.
Dunque, la casa assegnata all’ex coniuge in cui questi continua a vivere con i figli che gli sono affidati, è esente IMU se di categoria catastale non di lusso oppure soggetta ad IMU con agevolazione se di categoria catastale di lusso.
In merito all’età dei figli, la legge non fa distinzione. Non specifica se deve trattarsi di figli minorenni o maggiorenni. Nella separazione l’affidamento dei figli è deciso dal giudice se trattasi di figli minorenni o maggiorenni portatori di handicap. Nel caso di figli maggiorenni, invece, l’affidamento è lasciato alla libera decisione tra genitori e figli.
Per noi di investireoggi.it, sembrano in ogni caso esserci tutti i requisiti in capo alla lettrice per l’assimilazione della casa ad abitazione principale. Quindi, è esente se di categoria catastale NON di lusso. Mentre si deve pagare l’IMU con le dovute agevolazioni, se la categoria catastale è di lusso.