L’IMU non sempre deve essere pagata. Ci sono casi di esenzione e c’è il caso dell’importo minimo. In sostanza, il legislatore dice che se l’IMU dovuta non supera una certa cifra non deve essere pagata.
Tale cifra è, attualmente, stabilita a 12 euro, salvo la possibilità per i comuni di stabilire un importo più alto. L’IMU, infatti, ricordiamo essere un tributo locale. C’è la legge nazionale che la regolamenta e poi viene data autonomia ai comuni di deliberare delle variazioni.
Le regole su possesso e giorni
L’IMU continua a colpire il possesso di immobili (case, terreni, ecc.). L’imposta è dovuta per anni solari proporzionalmente:
- alla quota di possesso;
- e ai mesi dell’anno nei quali si è protratto il possesso.
In merito al conteggio dei mesi, valgono le seguenti due regole:
- si computa per intero il mese durante il quale il possesso si è protratto per più della metà dei giorni di cui il mese stesso è composto;
- il giorno di trasferimento del possesso si computa in capo all’acquirente e l’imposta del mese del trasferimento resta interamente a suo carico nel caso in cui i giorni di possesso risultino uguali a quelli del cedente.
L’importo minimo IMU è complessivo
Il tributo si paga in acconto e saldo. L’acconto IMU 2023 era da pagarsi entro il 16 giugno 2023. Il saldo IMU 2023 scade il 16 dicembre 2023, che essendo sabato può slittare al 18 dicembre.
La legge sull’IMU (commi da 738 a 782 legge di bilancio 2020) dice che
“si è tenuti al pagamento solo se la cifra da versare è superiore a euro 12,00 e in tal caso il pagamento deve comunque essere effettuato per l’intero importo dovuto. L’importo indicato si riferisce all’imposta complessivamente dovuta”.
Dunque, l’importo minimo di 12 euro si riferisce all’imposta complessivamente dovuta.
Esempio 1
Il sig. Antonio, è proprietario insieme alla moglie (50% ciascuno) solo di un immobile. Se dal calcolo complessivo IMU 2023 (saldo + acconto), viene fuori che lui deve versare 11 euro e la moglie altri 11 euro, i due devono procedere a pagare e ciò in quanto l’importo complessivo dovuto è 22 euro, ossia superiore all’importo minimo.
Esempio 2
Il sig. Francesco, è proprietario insieme al fratello (50% ciascuno) solo di un immobile. Se dal calcolo complessivo IMU 2023 (saldo + acconto), viene fuori che lui deve versare 5 euro e il fratello altri 5 euro, i due non devono procedere a pagare in quanto l’importo complessivo dovuto è 10 euro, ossia inferiore all’importo minimo.
Riassumendo…
- l’IMU è dovuta in base alla percentuale di possesso e mesi di possesso nell’anno
- il legislatore prevede casi di esenzione IMU
- l’IMU non è dovuta se l’importo da pagare (saldo + acconto) è complessivamente non superiore a 12 euro (o altro importo stabilito dal comune)
- l’importo minimo indicato si riferisce all’imposta complessivamente dovuta.