Imu e Tasi 2017, regole pagamento e casi particolari

Si avvicina la scadenza di Imu e Tasi 2017, valgono le stesse regole: ecco cosa sapere e alcuni casi particolari da considerare
8 anni fa
1 minuto di lettura

La scadenza Imu e Tasi 2017 si avvicina: il 16 giugno prossimo i contribuenti tornano alla cassa con il pagamento delle tasse sugli immobili. Proprio nelle ultime ore il Dipartimento delle Finanze del MEF con un comunicato ha divulgato la nuova versione del manuale con le specifiche tecniche relative al modulo di controllo per la trasmissione, a partire dall’anno di imposta 2016, dei dati della dichiarazione IMU TASI per enti commerciali e persone fisiche. Ci sono casi particolari per il versamento IMU o TASI 2017?

Imu 2017: se i due coniugi risiedono in Comuni diversi

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fornito chiarimenti in merito al caso, non raro viste le esigenze di trasferimento per lavoro di molte coppie, di coniugi residenti in Comuni diversi.

A tal proposito si rammenta che la legge stabilisce che, per abitazione principale, si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Ne consegue che, se i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi, situati nello stesso territorio comunale, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze si applicano per un solo immobile. La scelta di quale unità immobiliare adibire ad abitazione principale, con conseguente applicazione delle agevolazioni e delle riduzioni Imu, è a discrezione del contribuente. La norma ha carattere antielusivo e deve essere interpretata in senso stretto, soprattutto per impedire che, nel caso in cui i coniugi stabiliscano la residenza in due immobili diversi nello stesso Comune, ognuno di loro possa usufruire delle agevolazioni previste per l’abitazione principale. Il legislatore non ha, però, imposto la stessa limitazione nella fattispecie in cui gli immobili destinati ad abitazione principale siano ubicati in Comuni diversi. In questo caso entrambi possono mantenere le agevolazioni prima casa.

Imu e Tasi residenti all’estero: chi paga?

Altro caso particolare, ma non infrequente, riguarda i residenti all’estero proprietari di immobile in Italia. Per gli iscritti all’AIRE sono previste alcune esenzioni e pagamenti agevolati, ma solo per coloro che rientrano in alcune specifiche tipologie di contribuenti.

.
L’articolo 9-bis della Legge 23 maggio 2014, n. 80 ha imposto che:
A partire dall’anno 2015 è considerata direttamente adibita ad abitazione principale una ed una sola unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata o data in comodato d’uso.
Diverse le regole per l’addebito Tasi: la Legge 80/2014 si limita a prevedere una riduzione in misura ridotta di due terzi per gli immobili di cui sopra che fruiscono di esenzione da Imu per pensionati AIRE

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Btp Italia, sottoscritti 3,19 miliardi dal retail. Al via oggi l’offerta per istituzionali

Articolo seguente

La crisi della classe media italiana affievolisce la speranza di una svolta