In Arabia Saudita la vita non sarà più gratis con i bassi prezzi del petrolio

L'Arabia Saudita è costretta a tagliare i sussidi alla popolazione con la crisi delle quotazioni del petrolio. Saranno introdotte nuove tasse, come l'IVA. E' la fine di un'epoca nel regno.
9 anni fa
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Riserve saudite restano elevate

Se non siamo dinnanzi a una svolta traumatica è solo grazie al fatto che il Regno Saudita ha accumulato dall’inizio del Millennio gli avanzi fiscali realizzati con il boom delle quotazioni, arrivando a detenere lo scorso anno fino a un massimo di 734 miliardi di dollari di riserve. Quest’anno, esse risultano scese di 95 miliardi al 30 novembre scorso a 627,7 miliardi. L’FMI ha avvertito che di questo passo, potrebbero esaurirsi in 5 anni. Anche per attingere meno alle riserve, Riad ha emesso quest’anno bond a medio-lunga scadenza per 20 miliardi di rial e dovrebbe emetterne altri 80 miliardi nei prossimi anni.

Non lo faceva dal 2007. D’altronde, il paese vanta il più basso debito pubblico del mondo, pari al 2% del pil, salito al 6% alla fine di quest’anno, quando era ancora al 99% nel 1999, prima del boom dei prezzi energetici.  

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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