Il Ministero del Turismo (guidato da Massimo Gravaglia) starebbe pensando ad un superbonus finalizzato al miglioramento delle strutture ricettive nel settore del turismo.
Il piano metterebbe sul tavolo risorse per circa 2 miliari e mezzo di euro e punterebbe in particolari modo ad interventi di efficientamento energetico di alberghi e strutture ricettive in genere.
Superbonus solo per edifici residenziali
Ad oggi, ricordiamo, il superbonus 110% è riconosciuto a fronte di lavori definiti trainati e trainati effettati su immobili (anche condominiali). Requisito fondamentale è che deve trattarsi di immobili di tipo “residenziale”.
- su parti comuni di edifici residenziali in “condominio” (sia trainanti, sia trainati)
- su edifici residenziali unifamiliari e relative pertinenze (sia trainanti, sia trainati)
- su unità immobiliari residenziali funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno site all’interno di edifici plurifamiliari e relative pertinenze (sia trainanti, sia trainati)
- su singole unità immobiliari residenziali e relative pertinenze all’interno di edifici in condominio (solo trainati).
Elemento predominante, dunque, nel superbonus è quello “residenziale” con riferimento all’immobile oggetto dei lavori.
Cosa si prevede per il turismo
L’intenzione del Ministero del Turismo sarebbe quella di estendere il superbonus anche a lavori finalizzati al miglioramento delle strutture presenti nel settore del turismo (alberghi e strutture ricettive in genere). In dettaglio, la prospettiva sarebbe quella di riconoscere il beneficio a fronte di interventi, realizzati sulle citate strutture e finalizzati:
- al miglioramento dell’efficienza energetica
- alla riqualificazione antisismica
- all’implementazione della digitalizzazione
- all’eliminazione delle barriere architettoniche
- alla realizzazione di piscine termali.
Ribadiamo che per adesso si tratta solo di intenzioni e, quindi, si attendono eventuali sviluppi in merito da qui ai prossimi mesi.
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