In attesa del green pass: ecco cosa serve per andare a lavoro

Il Governo chiarisce come deve comportarsi il lavoratore che attende ancora il rilascio del green pass per il Covid-19
3 anni fa
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In attesa del green pass: ecco cosa serve per andare a lavoro

Ci siamo, da domani 15 ottobre 2021 scatta obbligo di green pass per dipendenti e collaboratori di aziende e lavoratori autonomi. Chi si presenta a lavoro senza possesso di certificazione verde (dimostrante la vaccinazione anti Covid-19) rischia grosso.

Ma cosa succede per chi, ad esempio, si è vaccinato di recente ed è ancora in attesa di rilascio del green pass? Come fa a dimostrare al datore di lavoro di essere in regola con la vaccinazione?

Lavoratori privati e pubblici: obbligo di green pass per lavorare

In assenza della certificazione verde sono previste per tali lavoratori sanzioni anche pesanti.

Ad esempio, con riferimento ai lavoratori del settore privato è stabilito che se il lavoratore comunica di non averlo o ne risulti privo al momento dell’accesso al luogo di lavoro, è considerato assente senza diritto alla retribuzione fino alla presentazione del green pass stesso. Ad ogni modo, non sono previste conseguenze disciplinari e si mantiene il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.

È prevista la sanzione pecuniaria da 600 a 1500 euro per i lavoratori del settore privato che abbiano avuto accesso violando l’obbligo di green pass. Inoltre, per le aziende con meno di 15 dipendenti, è prevista una disciplina volta a consentire al datore di lavoro a sostituire temporaneamente il lavoratore che ne è privo.

In attesa di certificazione verde: il chiarimento

Il Governo nei giorni scorsi ha pubblicato, sul proprio sito istituzionale, una serie di FAQ sull’argomento che aiutano datori di lavoro e lavoratori ad avere chiarezza sul come comportarsi.

Con riferimento alla questione di cui in premessa, ad esempio è chiarito che

per coloro che sono in attesa di rilascio di valido green pass e che ne abbiano diritto, nelle more del rilascio e dell’eventuale aggiornamento, sarà possibile avvalersi dei documenti rilasciati, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta.

Ad esempio, per chi va a lavoro senza green pass può essere valido il documento rilasciato dal centro vaccinale che attesti di aver ricevuto anche la seconda dose del vaccino e, quindi, aver completato il ciclo di vaccinazione.

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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