L’isopensione, permettendo di andare in pensione fino a 7 anni prima, può essere una strada percorribile oggi a vantaggio dei lavoratori prossimi ai requisiti e anche delle aziende che, colpite dalla crisi Covid-19, faticano a mantenere lo stesso livello di manopodera. Chi rientra nei requisiti per l’isopensione dovrà seguire le modalità per fare domanda esplicate nel messaggio Inps n. 1863 del 5 maggio 2020 e che tengono conto delle restrizioni causa coronavirus.
Isopensione: da maggio 2020 solo domanda online
Il sopra citato messaggio Inps prevede infatti che la domanda potrà essere presentata solo online.
In pensione 7 anni prima: chi non rientra a lavoro in emergenza Coronavirus
Vale la pena dunque riepilogare i requisiti dell’isopensione per capire chi può andare in pensione prima usando questo scivolo. L’incentivo all’esodo di cui parliamo in questa sede è stato introdotto dall’articolo 4 della legge n. 92/2012 (cd. Riforma Fornero) ed è riservato alle aziende del settore privato con più di 15 dipendenti. Proprio per queste ultime mantenere la forza lavorativa pre coronavirus potrebbe essere difficile perché innegabilmente la produzione potrebbe risultare fortemente ridotta. Peraltro, e questo era stato già deciso prima dell’esplosione della pandemia Covid, il 2020 sarà l’ultimo anno in cui l’isopensione potrebbe garantire uno scivolo di 7 anni per la pensione anticipata. Dal 2021 infatti questa finestra sarà ridotta a 4 anni.
Ricordiamo che, oltre alle dimensioni e al numero di dipendenti, altro requisito è la sottoscrizione di un accordo di esodo. Durante la finestra temporale, ovvero fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia, l’assegno Inps sarà finanziato dal datore di lavoro stesso.