In pensione a 63 anni dal prossimo anno con novità importanti, anche per disoccupati con queste condizioni

In pensione a 63 anni dal prossimo anno con novità importanti, anche per disoccupati con queste condizioni. Grazie alla manovra Draghi. Cosa c'è da sapere e come presentare la domanda.
3 anni fa
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In pensione a 63 anni dal prossimo anno con novità importanti, anche per disoccupati con queste condizioni
In pensione a 63 anni dal prossimo anno con novità importanti, anche per disoccupati con queste condizioni

Per andare in pensione a 63 anni dal prossimo anno ci sono delle novità molto importanti. Pure per i disoccupati con queste condizioni. Ovverosia, con la Naspi che è appena terminata. Con l’Ape Social estesa, così come è previsto dalla manovra del Governo Draghi per il prossimo anno, infatti, cambiano i criteri di accesso pure per i disoccupati.

I quali, per andare in pensione a 63 anni, non dovranno più rispettare il requisito di aver terminato la Naspi da tre mesi. Oltre che per i lavoratori gravosi, per gli invalidi e per i caregiver, l’Ape Social è infatti una misura di anticipo pensionistico che è finanziata dallo Stato italiano.

In pensione a 63 anni dal prossimo anno con novità importanti, anche per disoccupati con queste condizioni

E che tutela, proprio per quel che riguarda il mondo del lavoro, le persone in età avanzata che vengono licenziate. E che, a pochi anni dai 67 per la pensione di vecchiaia, hanno difficoltà a reinserirsi nel circuito occupazionale.

L’Ape Social permette, nello specifico, di accedere alla previdenza pubblica a patto di aver maturato almeno 30 anni di anzianità contributiva. Mentre per i lavori gravosi il requisito dei contributi previdenziali obbligatori versati sale a 36 anni.

Come i disoccupati dal 2022 possono presentare la domanda per l’Ape Social

Rispettati i requisiti, per andare in pensione a 63 anni dal prossimo anno, i disoccupati dovranno presentare la domanda all’INPS. Dal sito Internet dell’Istituto di previdenza in proprio utilizzando la propria identità digitale. Ovverosia, la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) oppure il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID). Mentre dall’1 ottobre scorso il codice PIN INPS non è più utilizzabile. In quanto è stato dismesso a favore dell’uso delle due modalità sopra indicate.

Oppure ancora è possibile autenticarsi dal portale dell’INPS pure utilizzando la Carta di Identità Elettronica (CIE).  Per andare in pensione a 63 anni dal prossimo anno con l’Ape Social, inoltre, la domanda all’INPS si può presentare, sempre nel rispetto dei requisiti previsti, pure rivolgendosi ai patronati.

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