Guardando l’estratto conto contributivo di sua moglie purtroppo ho notato che non arriva ai 20 anni di contributi necessari per l’accesso alla pensione di vecchiaia.
Sommando gli spezzoni contributivi in suo possesso dal 2000 al 2007 e gli anni di contributi interi dal 208 al 2018 si arriva ad un totale di 911 settimane pari a 17,5 anni di contributi (mi scuso ma il mio calcolo è approssimativo e basato sul poco che si vede sull’estratto conto che mi avete inviato).
Con questi anni di contributi licenziandosi adesso anche maturando, in seguito l’età per accedere alla pensione di vecchiaia, non potrebbe accedervi per mancanza di contributi.
Le strade per un pensionamento possono essere 3 ma in ogni caso non sono immediate.
Pensione di vecchiaia contributiva
Per questo tipo di pensione servono almeno 5 anni di contributi ma l’accesso è permesso, a partire dal 2019, all’età di 71 anni e solo se l’importo della pensione è pari ad almeno 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale (pensione, quindi di almeno 679,50 euro). E’ necessario non avere contributi versati prima del 1 gennaio 1996 e quindi sua moglie vi rientrerebbe.
Pensione di vecchiaia
Per la pensione di vecchiaia occorrono almeno 20 anni di contributi unitamente, dal 2019, a 67 anni di età. In questo caso, però dovrebbe continuare a lavorare ancora qualche anno per maturare i 20 anni di contributi e poi attendere di compiere i 67 anni di età.
Pensione anticipata contributiva
L’ultima strada potrebbe essere rappresentata dalla pensione anticipata contributiva accessibilea 64 anni di età con almeno 20 anni di contributi e con almeno un assegno pensionistico superiore a 2,8 l’importo mensile dell’assegno sociale (l’importo della prima rata della pensione deve essere superiore a 1.268,40€). Anche in questo caso sua moglie dovrebbe lavorare ancora qualche anno per raggiungere i 20 anni di contributi.Anche in questo caso è necessario non avere contributi versati prima del 1 gennaio 1996 e quindi sua moglie vi rientrerebbe.