Come andare in pensione anticipata dal 1º gennaio 2023? Con la tanto attesa Quota 41 pura?. Oppure con lo scivolo a 62 anni rispetto ai 64 anni previsti, per il 2022, con la Quota 102?
Nel dettaglio, si potrebbe andare in pensione anticipata dal 1º gennaio 2023 con la Quota 41. Ovverosia, con il solo vincolo dei 41 anni di contributi previdenziali obbligatori versati.
E senza il rispetto di alcun limite di età. Ma in ballo c’è pure lo scivolo a 62 anni. Ovverosia, misure di flessibilità in uscita che superino non solo lo scalone della riforma Fornero.
In pensione anticipata dal 1º gennaio 2023 con Quota 41 o con lo scivolo a 62 anni?
Quelle indicate, tra la Quota 41 e lo scivolo a 62 anni, sono solo due delle ipotesi per la pensione anticipata dal 1º gennaio 2023. Visto che, per la riforma strutturale della previdenza pubblica, il Governo italiano guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi è al lavoro.
In particolare, per la pensione anticipata dal 1º gennaio 2023 è al momento attivo il confronto tra l’Esecutivo ed i Sindacati di Cgil, Cisl e Uil. Attraverso l’istituzione di ben tre tavoli tematici così come è riportato in questo articolo. Un tavolo sulla flessibilità in uscita. Uno sulla previdenza complementare ed uno sulle pensioni di giovani e donne.
Dal prossimo anno il ritiro dal lavoro con la Quota 41 o con lo scivolo a 62 anni di età?
Per la pensione anticipata dal 1º gennaio 2023, oltre alla Quota 41 ed allo scivolo a 62 anni, ci sono altre ipotesi sul tavolo. In particolare, nuove misure a tutela dei giovani e delle donne. Precisamente, la possibile istituzione della pensione di garanzia. E l’introduzione di sconti contributivi per le mamme al fine di arrivare prima alla pensione.