In pensione con 20 anni di contributi nel 2025, ecco le tre opzioni 

In pensione con 20 anni di contributi nel 2025 è una soluzione che possono adottare molti lavoratori scegliendo tra 3 diverse misure.
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2 mesi fa
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Torna la pensione a 63 anni nel 2025
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Come dicevamo, chi ha versato molti contributi ha sicuramente più facilità di poter andare in pensione rispetto agli altri. Per contro, chi invece ha versato pochi anni di contributi può andare in pensione, ma ben più difficilmente. Detto questo, non possiamo non considerare però tutte quelle misure oggi in vigore che consentono ai lavoratori di uscire dal lavoro con 20 anni di versamenti. Infatti, 20 anni di contributi versati sono la soglia minima che ogni lavoratore dovrebbe raggiungere per poter andare in pensione.

E di misure che hanno questa carriera contributiva come soglia nel sistema previdenziale italiano ce ne sono almeno tre.

Oggi vedremo quali sono queste misure e come si può fare a sfruttare l’eventuale pensionamento con solo 20 anni di contributi previdenziali.

In pensione con 20 anni di contributi nel 2025, ecco le tre opzioni

La pensione di vecchiaia ordinaria è sicuramente la principale misura che permette a un lavoratore di andare in quiescenza una volta raggiunti i 67 anni di età. Infatti, per questa misura bastano 20 anni di contributi versati, a prescindere dal genere, e quindi sia per uomini che per donne. Non ci sono particolari differenze di categorie di lavoro svolto oppure di contribuzione previdenziale, perché valgono anche i contributi figurativi, quelli volontari e i contributi da riscatto. L’unica eccezione che si può fare parlando della pensione di vecchiaia ordinaria è quella che riguarda i contributivi puri. Infatti, chi ha una carriera in cui ha iniziato a versare i contributi dopo il 31 dicembre 1995, può andare in pensione solo a condizione che l’assegno previdenziale percepito e liquidato dall’INPS alla data di uscita sia pari all’assegno sociale.

Sconto per le lavoratrici con figli nella pensione di vecchiaia

Nel 2025, le lavoratrici con figli interessate alla pensione di vecchiaia possono avere uno sconto maggiore rispetto al passato. Infatti, possono uscire dal lavoro a 65 anni e 8 mesi se hanno avuto quattro o più figli.

Oppure possono lasciare il lavoro a 66 anni con tre figli, a 66 anni e 4 mesi con due figli e a 66 anni e 8 mesi con un solo figlio. Anche in questo caso bastano 20 anni di contributi versati.

La pensione anticipata contributiva è una misura particolare, ma bastano 20 anni di contributi

Con 20 anni di contributi versati, c’è un’altra misura che si può sfruttare, sempre per i contributivi puri, ma a 64 anni di età. La misura in questione si chiama pensione anticipata contributiva. Anche in questo caso parliamo di una prestazione che riguarda i contributivi puri, cioè coloro che hanno il primo accredito successivo al 1995. Nel dettaglio, a 64 anni di età e con 20 anni di contributi versati, possono uscire tutti i contributivi puri, sia uomini che donne. Per queste ultime, però, c’è anche uno sconto in base ai figli avuti. Infatti, possono lasciare il lavoro a 63 anni le donne che hanno avuto almeno tre figli, a 60 anni e 4 mesi quelle che hanno avuto due figli e a 64 anni e 8 mesi quelle che hanno avuto un solo figlio. E come detto, anche in questo caso bastano solo 20 anni di contributi versati.

Altra misura con 20 anni di contributi: ecco come possono uscire gli invalidi specifici

Un’ultima misura che può essere percepita da chi ha 20 anni di contributi versati parte da un’età molto anticipata. Infatti, per le donne c’è la possibilità di uscire dal lavoro già a 56 anni di età. Mentre per gli uomini a partire dai 61 anni. La misura però riguarda solo gli invalidi e soprattutto quelli che hanno avuto il riconoscimento di un’invalidità pensionabile pari ad almeno l’80%. Quindi, con un’invalidità specifica per il tipo di lavoro che l’interessato ha svolto, con 56 anni di età le donne e 61 anni gli uomini, c’è la concreta possibilità di uscire in pensione molto presto.

E come anticipato, sempre con i soliti 20 anni di contributi versati. Questa possibilità si chiama pensione di vecchiaia con invalidità pensionabile.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

5 Comments

  1. Almeno scrivete gli anni correttamente. Rileggete bene tutto prima di pubblicare. Un minimo di rispetto e di decenza nel pubblicare dati (vedi età)

  2. Buongiorno,ho quasi 64 anni e non trovo lavoro da un anno 😥xchè troppo avanti con l età 🤦ho più di 20 di contributi ma la pensione non me la danno 🤷cosa posso fare per vivere ? Naspi arrivata al termine 😥

  3. Buongiorno…io ho 67 anni e purtroppo x salute non ho potuto più lavorare x cui ho solo 15 anni contributivi e mi hanno detto che non ho diritto nemmeno alla sociale xche mio marito (pensionato1200€) supera il reddito e siamo proprietari di casa…ma è mai possibile? Una come vive con tutte le spese che ci sono? La casa non mi da da mangiare anzi sempre lavori da fare..cosa posso fare??grazie per una vostra risposta

  4. Io ho 61 anni con, purtroppo 20 anni di lavoro, troppo giovane x andare in pensione, e troppo vecchia per lavorare.Ho mandato curriculum da tutte le parti, ma neanche rispondono, ho finito Naspi a luglio, sono vedova, tiro un po di reversibilità, che devo fare? Aiutatemi grazie

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